Seconda guerra mondiale. Un sottomarino americano imbarca alcuni superstiti di una nave inglese silurata. Tra loro, una donna. Ma durante il viaggio cominciano ad accadere strani eventi. E i fantasmi si fanno vivi. Dopo gli ottimi The Arrival e Pitch Black, Twohy (che esordì con un fantasy televisivo misconosciuto e bruttino, Timescape) si conferma una buona garanzia per la fantascienza e l’horror. Su una sceneggiatura a più mani (tra cui l’Aronofsky di – Il teorema del delirio e dell’orribile Requiem for a Dream), Below si ricarica in continuazione, con un ritmo imbattibile e una suspense intelligente, in grado di utilizzare tutti i meccanismi del genere con logiche di rispetto che fanno capire che gli stereotipi, se compresi “dall’interno” senza articolazioni cinefile, possono ancora fare del buon cinema. Lo spavento fantasmatico sarà anche derivativo, ma funziona meglio che in prodotti simili e più celebrati. E il finale non delude. Insieme al notevolissimo Identità di Mangold, il migliore esempio di B-movie dell’anno (ovviamente entrambi buttati nella mischia a fine stagione senza criterio), se può esistere ancora questa categoria, tutto considerato. Che vengano da due major (rispettivamente, Buena Vista e Columbia), dovrebbe far pensare: non sempre ciò che sembra morto è morto davvero.
Recensione pubblicata su FilmTV numero 27 del 2003
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