Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
Versione della tragedia di Sofocle: Edipo uccide inconsapevolmente il padre Laio, risolve l’enigma della Sfinge, sposa la madre Giocasta e diventa re di Tebe; anni dopo, appresa la verità sulle sue origini, si acceca. A parte prologo ed epilogo novecenteschi, il film sta al mito classico come Il Vangelo secondo Matteo alla Bibbia: resta fedele alla sostanza del testo, con in più un’attenta ricostruzione del cuore barbaro e primitivo della vicenda; rispetto al successivo Medea, Pasolini si prende meno libertà. Poi all’atto pratico la visione del film non mi entusiasma, ma non vedo motivi validi per negargli le 4 stelle.
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