Regia di Alfio Caltabiano vedi scheda film
Una banda sgangherata, assembrata dal pistolero Così sia più per forza che per amore, prepara un colpaccio; il bottino: qualche migliaio di dollari di rapina. In realtà la posta è molto più alta, ma la banda dovrà vedersela con un nemico insospettabile.
Nei primi anni Settanta Caltabiano, comparsa/caratterista di serie B e regista modesto, si diede alle imitazioni delle commedie di Bud Spencer & Terence Hill; questo Così sia è un'evidente scopiazzatura dei temi e dei toni di Lo chiamavano Trinità... (Enzo Barboni, 1970). Con una sceneggiatura scritta insieme ad Adriano Bolzoni, Caltabiano - come sempre, nelle sue pellicole - si ritaglia uno dei ruoli centrali e punta tutto sulla comicità: scazzottate furenti e risate leggerine leggerine; nei panni del protagonista mette Luc Merenda e lo fa affiancare da volti consoni alla vicenda come il proprio, quello di Tano Cimarosa e quello di Furio Meniconi. Fra gli altri interpreti, poi, compaiono il giovanissimo Renato Cestiè, Dante Maggio e Sydne Rome. Il ritmo è la chiave dell'intero prodotto e non gode di buona costanza; la storia di per sè è abbastanza facilotta e le battute sono poco sopra il livello terra terra, pur senza sfociare nella volgarità gratuita. Quantomeno piacevole è la colonna sonora firmata da Daniele Patucchi. L'anno successivo il regista ci riproverà con Oremus, Alleluja e Così sia, con simile storia e stessi attori: una volta tanto, il 'sequel' risulterà migliore del primo capitolo della saga. 2,5/10.
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