Regia di Michelangelo Antonioni vedi scheda film
Antonioni al suo peggio (o al suo meglio, a seconda dei gusti): personaggi scioperati che si ciondolano qua e là e ogni tanto proferiscono qualche frase con aria pensosa. Dopo non più di 15’ lo spettatore minimamente avveduto si rende conto che non succederà nulla fino alla fine. E invece, sorpresa: proprio alla fine, una serie di inquadrature di spazi dai quali ogni presenza umana si è eclissata, come fossero nature morte. Il fatto che siano queste ultime a rimanere più impresse la dice lunga sull’incisività delle interpretazioni. Parole sante, quelle di Gassman ne Il sorpasso: “mi son fatto proprio ’na bella dormita”.
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