Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Esempio quasi perfetto di cosa significhi fare un documentario cinematografico interessante sia dal punto di vista storico (o cronachistico, visto che nel 1990 Bokassa era ancora in vita) che da quello spettacolare. Certo, il soggetto aiuta sicuramente l'opera del regista, che torna nella Repubblica Centrafricana in compagnia di un giornalista, l'inglese Michael Goldsmith (1921-1990), che proprio da Bokassa era stato incarcerato, sulla base di indizi davvero risibili, come spia sudafricana. Scorrono, così, sullo schermo, le immagini dell'incoronazione imperiale del dittatore (con al fianco un figlioletto di cinque o sei anni in uniforme da parata che sonnecchia sul trono) e del suo processo dopo la caduta (tra le atrocità di cui era accusato vi era anche il cannibalismo), così come le interviste ad alcune delle mogli e ad alcuni dei 54 figli che egli stesso si attribuiva. Un capolavoro nel genere.
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