Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
E' un altro giorno di ordinaria follia quello in cui lo spocchioso manager Stu viene inchiodato in una cabina telefonica. All' altro capo della cornetta un diabolico cecchino in cerca di giustizia privata. L' incipit del film di Schumacher è tutto qui, essenziale e virtuoso allo stesso tempo poichè giocato interamente su di una discreta sceneggiatura, in sostanza un' interminabile conversazione via filo atta ad annientare psicologicamente l' arrogante protagonista sino ad indurlo ad una sorta di redenzione. Attorno ai due, una serie di personaggi secondari (il negoziatore Whitaker, la moglie tradita Mitchell e l' ingenua amante Holmes) che si alternano dentro e fuori la scena dando al regista la possibilità di variare la prospettiva da quell' unica e claustrofobica location che occupa l' 80% del film. Girato in tempo reale fra split screen e riprese del medesimo luogo da una miriade di angolazioni diverse, "In linea con l' assassino" è ad oggi uno dei migliori lavori di Joel Schumacher ma è lontano dall' essere una pellicola memorabile. Nonostante il leggero colpo di scena finale, tutto procede più o meno come te l' aspetti e la morale di fondo è piuttosto semplicistica. Ciò non toglie che il livello di tensione sia ben gestito e che Farrell, con la faccia da schiaffi che si ritrova, sia un protagonista perfetto. Poco più di un cameo per Kiefer Sutherland che compare fugacemente senza far danni dopo che la maggior parte del lavoro è stata portata brillantemente a termine dal suo doppiatore.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta