Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
Elettrizzante, al cardiopalma, sa tenere alta la tensione. L'idea, sebbene non profumi esattamente di originale, è buona, ben sviluppata, senza eccessi o curiose trovate macchinose. La vicenda si svolge in tempo reale, senza annoiare con momenti vuoti nè si ha la sensazione che vengano aggiunti episodi atti solo al raggiungimento di una durata decorosa.
Schumacher è riuscito nell'intento propostosi di ambientare il film unicamente nella cabina telefonica, resistendo a tentazioni di "evasioni" o effetti speciali fuori luogo.
Critiche negative riguardano invece il dramma psicologico del protagonista Stu, non toppo convincente sia sulla carta che sull'interpretazione. La sua maturazione risulta a tratti forse troppo facile, ad altri troppo lenta, e dunque pecca leggermente in efficacia. Mentre Colin Farrel, entrato solo recentissimamente nella mia cerchia di attori prediletti, era nel suo periodo di anonimità: anche lui, come il personaggio che interpreta, non convince. Soprattutto nel finale, in cui si redime, non mette troppo impegno.
La regia sembra a tratti un pò impazzita, quasi che Schumacher non sapesse più che inquadrature inventarsi, tra grandangoli, zommate improvvise, soggettive del killer e tant'altro. Non segue una logica precisa, nemmeno quella della spettacolarità. Tuttavia è abilissimo, come dicevamo, a tener alta la tensione nei confronti di una minaccia invisibile.
Una piccola riflessione mi spinge a chiedermi se non fosse dovuto essere il caso di realizzare la pellicola con una produzione indipendente (o quanto meno low budjet). Non so quanti soldi siano stati spesi in circa 10 giorni di riprese, ma sicuramente il film avrebbe avuto un destino diverso (più felice) se fosse entrata in gioco la politica degli "espedienti". Ma decisamente il regista non ci è andato troppo lontano. Bravo!
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