Regia di Roman Kachanov vedi scheda film
Il piccolo Cheburashka e il suo amico coccodrillo Gena vorrebbero entrare a far parte degli scout, ma le regole ferree e le abilità richieste frenano i due amici. Fin quando Gena e Cheburashka decidono di creare da soli un piccolo parchetto per far giocare i bambini del quartiere, ottenendo l'attenzione degli scout.
Questo cortometraggio è il secondo di una serie di quattro che vedono protagonisti il buffo orsetto (più o meno... a tutti gli effetti si tratta di “un animale sconosciuto alla scienza”) Cheburashka e il malinconico, ma determinato e vitale coccodrillo Gena; a due anni di distanza da Krokodil Gena/Lacrime di coccodrillo (1969) riecco quindi i due amici al centro della scena. Questa volta il loro obiettivo è di entrare a far parte della locale compagnia di scout, che è però piuttosto rigida in quanto a regole: Cheburashka e Gena devono imparare a marciare come gli scout e a fare impegnativi lavoretti manuali. Se la caveranno a modo loro, naturalmente, raggiungendo il loro obiettivo in maniera se non altro bizzarra. L'umorismo è però leggermente in secondo piano in questo lavoro, rispetto al precedente prevale un'atmosfera cupa, tendente al drammatico, evidenziata principalmente dalla canzone di compleanno che Gena intona nella sequenza di apertura (e il tema di tale canzone si ripeterà più volte nel corso dei venti minuti di durata del lavoro). Una buonissima opera di animazione, a ogni modo, destinata a essere seguita tre anni dopo da Shapoklyak (1974) per la regia dello stesso Roman Kachanov. Sceneggiatura di quest'ultimo e di Eduard Uspenskiy, l'autore del libro per ragazzi da cui provengono i personaggi. 6/10.
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