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I killed Einstein, gentlemen

Regia di Oldrich Lipský vedi scheda film

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La recensione su I killed Einstein, gentlemen

di mm40
4 stelle

In un futuro parallelo l'umanità è sconvolta dallo scoppio dell'atomica: le donne sono sterili e barbute, ma per lo meno gli scienziati cecoslovacchi hanno inventato la macchina del tempo. È così che una spedizione di intrepidi parte alla volta del 1911, dove dovrà uccidere Einstein per impedirgli di dare il suo prezioso contributo alla creazione della bomba H.


La storia è sostanzialmente barzellettistica, sebbene lo spunto iniziale potrebbe lasciar pensare a sviluppi ben più articolati e sofisticati; in un 1999 nel quale le esplosioni atomiche hanno reso le donne sterili e barbute, gli scienziati cecoslovacchi (!) inventano la macchina del tempo e scagliano nel 1911 alcuni volontari per una missione tutt'altro che semplice: uccidere Einstein e fare ritorno nel 1999 privo della bomba atomica. Naturalmente i 'nostri eroi' sono goffi, pasticcioni e incapaci di far male realmente a una mosca, tanto che il buon vecchio Albert alla fine sopravvive tranquillamente grazie agli intrallazzi di una delle volontarie catapultate indietro nel tempo. Il doppiogioco della donna offre lo spunto per l'unico plot twist degno di nota, quello del finale, piuttosto gradevole; per il resto la sceneggiatura (Josef Nesvadba, Milos Macourek e Oldrich Lipsky, il regista, da un soggetto del solo Nesvadba) non brilla per originalità o per soluzioni divertenti, imprevedibili, memorabili: un guazzabuglio di gag leggerine con qualche scenetta in salsa slapstick a riempire, verso una conclusione – come detto – se non altro inattesa a quel punto della storia. Lipsky, classe 1924, aveva già diretto un buon numero di pellicole, soprattutto commedie scanzonate come è in fondo anche questa I killed Einstein, gentlemen; tra gli interpreti qui compare anche suo fratello Lubomir, assieme a – tra i tanti – Jiri Sovak, Jana Brejkowa e Petr Cepek (Einstein). Un centinaio di minuti scarsi, con un solo guizzo da segnalare: tra le trovate futuristiche messe in scena compare anche una sorta di selfie stick (!), un bastoncino con cui due dei protagonisti si scattano una fotografia istantanea. Bizzarro. 4/10.

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