Regia di Patrice Leconte vedi scheda film
Prima ancora (1989) che una ristretta cerchia di cinephiles italiani scoprisse il fascino e l’ intensità del film “L’insolito caso di Mr Hire” e prima che nel 1990 “scoppiasse” il caso del piccolo film “Il marito della Parrucchiera” interpretato dalla nostra bella e sensuale Anna Galiena, il regista Patrice Leconte (nome sino ad allora sconosciuto in Italia) aveva diretto (1987) “Tandem”, commedia amara sull’amicizia che, dopo 16 anni ed il plauso e la stima conquistata con i suoi lavori successivi come il recente successo veneziano “L’uomo del Treno”, arriva finalmente sui nostri schermi. Ed è incredibile scoprire un film “vivo”, sincero, appassionato ed assolutamente non datato: la storia di Mortez, presentatore da 25 anni del quiz radiofonico “La lingua del gatto”, e del suo fedele autista-assistente-tecnico del suono-infermiere Rivetot è l’eterno racconto sul potere, la forza e l’assoluta ricchezza dei veri rapporti d’amicizia. I due passano tutto il loro tempo insieme (attraversano, su una scalcinata e vecchia Ford, la provincia francese presentando in diverse piazze il loro strampalato quiz che verrà soppresso!), conducono una vera e propria vita di coppia (dividono la camera a due letti di fatiscenti hotel per risparmiare!) l’uno non ha altri che l’altro in un cerchio chiuso dove lo scorrere delle loro esistenze ha il genuino sapore delle vite vere. E Jean Rochefort (Mortez) e Gerard Jugnot (Rivetot) sono le due straordinarie e commoventi maschere di questa umanità che vive ai margini di un mondo che , dalla fine degli anni Ottanta sino ad oggi, ha sempre riservato loto i posti in ultima fila. Sceneggiatore intelligente e mai vacuo o banale e regista sentimentale ma mai smielato, Patrice Leconte disegna in “Tandem” (luce naturale, immagini sgranate ed ambienti realistici di forte impatto visivo) il divertente, amaro ed amorevole ritratto dell’eterna condizione di solitudine dell’uomo ricordandoci che anche in “tandem” è sempre l’unione di due essere solitari a creare la felice e fragile forza di una coppia in viaggio nella vita. Sullo sfondo la provincia francese (e del mondo) incolore, tristemente folkloristica e popolata da quella stramba, varia e vera umanità che ci riconciliano con il gusto più sincero ed immediato della vita.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta