Regia di Julie Lopes-Curval vedi scheda film
Gradevole film che riecheggia il magnifico cinema di Eric Rohmer merita una visione attenta e dedicata.
Bord de mer - In riva al mare Francia 2002 la trama: Marie una giovane donna che vive in una cittadina balneare nella baia di Somme Cayeux-sur-Mer, deserta d’inverno e molto popolata di turisti vacanzieri d’estate è una ragazza inquieta con insito in lei il male di vivere ed una profonda malinconia. Il suo ragazzo Paul al contrario è brioso e molto posato , d’inverno lavora in un bar drogheria e d’estate ricopre il ruolo di bagnino. Paul è preoccupato per sua madre Rose ludopatica con il vizio del gioco alle slot machines. La recensione: Il film di Julie Lopes-Curval e’ stato presentato in anteprima alla Quinzaine des Réalisateurs del 55º Festival di Cannes ed ha vinto la Camera d’Or per la migliore opera prima. Marie interpretata dalla bravissima e malinconica Hélène Fillières, Paul interpretato da Jonathan Zaccai, Rose la grandissima Bulle Ogier la musa di Jacques Rivette ed Andre Techine’ e Anne interpretata da Ludmila Mikaël attendono l’auspicato arrivo della bella stagione in una ridente cittadina sulla costa francese, dove l’economia si basa sulla raccolta e la lavorazione della ghiaia di mare. D’inverno il borgo è triste e malinconico, però d’estate si rianima e fiorisce, popolato da i soliti turisti con le loro storie minimaliste e personali. La regista Julie Lopes-Curval chiaramente trae ispirazione dal cinema sublime di Eric Rhomer, però il suo è un cinema similare ed elegante riservato a palati fini e si basa essenzialmente sul non detto, pero’ qui i dialoghi sono più scarni , mentre in Rhomer i dialoghi fanno tutta la differenza del mondo. La vita di provincia annoiata viene molto ben filmata dalla mdp della regista, i lunghi silenzi dominano le varie scene e la lentezza la fa da padrona, ma il film rimane lieve e gradevole da seguire. Non ci sono storie meritevoli di essere raccontate, ma solo la noiosa routine, dove il destino non esiste, solo il lento dipanarsi delle giornate tutte uguali . Il villaggio rimane immobile schiavo senza catene delle sue abitudini. Mi è molto piaciuta la decisone di filmare le quattro stagioni dell’anno: Primavera, Estate, Autunno ed Inverno. Una chicca cinefila per palati finissimi è la rievocazione del film di Steven Spielberg “ Lo squalo” del 1975, ad un certo punto i villeggianti di Bord de mer lo avvistano a riva ed il loro turbamento fa perno sul ricordo del mitico film da tutti visto. Mi è molto piaciuta anche la scena dove Rose vince una cifra ingente alle macchinette, lo sguardo godurioso di Bulle Ogier, molto rappresentativo di chi ha il vizio del gioco nel sangue ed è disposto come Rose a sapere di poter perdere tutti i risparmi e pure la casa, come succede alla nostra protagonista, per il gusto del gioco. Ho notato inoltre che c’è molta pubblicità occulta, perché alcuni attori indossano Lacoste, il marchio principale di abbigliamento di Francia. Opera che dura novanta minuti che non pesano, non lasceranno una grande traccia, però è cinema dignitoso, pulito e sincero. Voto 7 Interpreti e personaggi Bulle Ogier: Rose Hélène Fillières: Marie Ludmila Mikaël: Anne Jonathan Zaccaï: Paul Patrick Lizana: Albert Liliane Rovère: Odette Audrey Bonnet: Lilas Jauris Casanova: Pierre Jean-Michel Noirey: Robert Emmanuelle Lepoutre: Albertine Fabien Orcier: Jacquot Jacqueline Carpentier: Denise
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