Regia di Yasujiro Ozu vedi scheda film
Tokiko, sola con il suo bimbo e in difficoltà economiche in attesa che il marito torni dalla guera, per far curare il bimbo si rassegna a prostituirsi una volta; l'amica la rimprovera, poi la comprende ma le raccomanda di non dire nulla al marito finalmente tornato; troppo tardi: lei lo ha già detto, provocando una grave lunga crisi.
Uno dei films meno noti di Ozu, ma di quelli che ci sono piaciuti di più, forse proprio per lo stesso motivo per cui è piaciuto meno in patria, perché più vicino ai nostri modelli (in particolare al nostro neorealismo), sia per il tema sia per lo stile. Molto meno formalmente rifinito dei precedenti, quasi che Ozu, finito il tirocinio tecnico e raggiunta una buona (ottima) capacità espressiva, abbia spostato l'attenzione sui temi umani. Ci sono di nuovo lunghe scene all'aperto, in campagna, come nel primo conservato, Giorni di gioventù, ma questa volta come teatro di drammi seri (osservati con seria partecipazione) dei personaggi. Disturba, a noi e forse al nostro gusto occidentale, il predicozzo finale, come poi nel film seguente ma come anche nei precedenti, all'evidente scopo di educare il pubblico; tanto più disturba, qui, in quanto il predicozzo è fatto dal marito, in un clima molto maschilista, se pur aperto a una certa faticosa tolleranza e comprensione… che poi credo sia ancora adesso un tipico atteggiamento giapponese (e di molti altri paesi, e in parte anche italiano…). In generale un po' forzato il finale, forse il più "violento" di Ozu, almeno fin qui; anche questo di suggerimento occidentale. Da notare che finora nei film di Ozu non ci sono stati contatti fisici fra i personaggi, a parte qualche schiaffo o spinta quasi solo simbolici, o di madri che portano a spalle i figli: nessun abbraccio, né fra genitori e figli né fra innamorati; qui invece il marito geloso e irritato prende quasi di forza la moglie, in una scena "forte", e tanto più forte proprio nel contesto dei suoi film; non risulterebbe tale in un film americano, già allora, e tanto meno in quelli di oggi.
Molti temi legati al cambiamento di costumi e di valori del Giappone dopo la sconfitta, l'occupazione americana, la fine del mito imperiale. Cf anche Tarda primavera.
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