Regia di Marcel L'Herbier vedi scheda film
E' una commedia leggera su un argomento serio, cioè quello della felicità ed in cosa essa consista concretamente. La risposta è che essa risiede sia nella realizzazione dei desideri, ma anche nel tirare fuori dal pessimismo e dalla disperazione chi vi è intrappolato e spingerlo verso la vita e l'amore. Accanto a ciò, tuttavia, il film, per bocca del protagonista, rileva che la felicità è un fondo illusione ed è effimera. Anche per questo motivo egli mette in piedi tutta una messa in scena per rendere felici le persone che incontra. Tra le righe di questo discorso allegro, comunque, è percepibile una sottile amarezza.
Il tono assomiglia alle commedie di Camerini dell'Italia degli anni '30: molti personaggi, molte parole, un umorismo discreto e mai sguaiato, il tema della povertà e della ricchezza.
Michel Simon, che in altri film interpreta il gonzo o l'uomo rude e rozzo, qui fa la parte del signore raffinato e a modo (anche se un po' pazzerello...); in entrambi i casi ci riesce bene. Non mancano i momenti divertenti, anche se il film soffre secondo me di qualche lungaggine di troppo. Gli attori di contorno sanno tutti il fatto loro.
E' una commedia gradevole e leggera, con un pizzico di intelligenza, anche se non riuscita al 100%. Secondo me le commedie americane di quegli anni, o le stesse del già citato Camerini, sono superiori.
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