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La gazza ladra

Regia di Robert Guédiguian vedi scheda film

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La recensione su La gazza ladra

di alan smithee
8 stelle

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 19 - GRAND PUBLIC

Lavorare una vita, allevare figli, affrontare la crisi economica rimboccandosi le maniche e aiutando nelle difficoltà domestiche anziani sempre meno autosufficienti che ricambiano il gesto non solo economicamente, ma con una gratitudine che si trasforma in affetto.

E poi, certo, prendersi il lusso di costruirsi una piscina nel giardino della propria casetta, mangiare ostriche sul calare del sole nel terrazzo di casa, affrontare la spesa rateale di un pianoforte per la nipote dotata musicalmente.

Succede che i conti non tornano e la pia donna Maria (Ariane Ascaride, meravigliosa come sempre dinanzi al suo mentore Guediguian) si ritrova costretta a qualche maldestro sotterfugio: poco più di quel che fanno i bambini lucrando sui soldi ricevuti per fare la spesa, facendo la cresta. Purtroppo la situazione precipita proprio quando la storia delle rate del pianoforte diventa oggetto del contendere della coppia disamorata dell'ignaro pagatore delle rate.

Un uomo in sedia a rotelle (un magico Jean-Pierre Daroussin) che poi si accolla ogni responsabilità pur di riavere la propria badante del cuore Maria, finita a giustificarsi dinanzi alle autorità e sbugiardata tra i conoscenti.

Nel cast di un'altra vicenda corale di una classe operaia ormai alle soglie della terza età, e tuttavia battagliera ed indomita come un trentennio orsono, riappaiono quasi tutti gli attori feticcio del gran regista marsigliese Robert Guediguian, alle prese con una sua nuova storia magnifica e struggente. Che meraviglia, ogni volta, il mondo degli ex operai marsigliesi ora certo anziani, costretti pur sempre ad arrangiarsi per tirare avanti, e dei figli di costoro che non riescono a comprenderli e finiscono per agire d'impulso senza fare i conti con le fiammate di amore con cui la vita ancora una volta li sorprende!

Che cinema magnifico ogni volta quello del magnifico maestro marsigliese!

La pie voleuse, questo il titolo originale, è il piccolo gioiello che fa bene allo spirito e che ci voleva proprio nel bem mezzo di una giornata di Festa del Cinema romana, fino ad ora qualitativamente piuttosto fiacca.

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