Regia di James Mangold vedi scheda film
Possibile che questo “Identità” sia piaciuto a tutti o quasi? Tolta la maschera, cos’ha di diverso rispetto ai soliti slasher-movie tipo Scream, Halloween o So Cosa Hai Fatto? Li’ almeno le uccisioni hanno solitamente un po’ di fantasia e si susseguono con un certo intervallo di tempo l’una dall’altra. Qui corrono via una dopo l’altra senza inventiva e con poca suspense. C’è qualche facile riferimento a Hitchcock e ad Agatha Christie, ma è solo presunzione. Il cast è mediamente un po’ più anzianotto (non i soliti studenti liceali), segno che il target di pubblico non è quello dei quindicenni, ma la durata del film (1 ora e 30 scarsa) fa capire che, come dicevo, sotto sotto, si tratta di un dozzinale slasher movie per un pubblico di trentenni, travestito malamente da horror psicologico. Già, perché non è il caso di farsi ingannare dal discorso sulle personalità multiple che alla fine risulta banalizzato e appena abbozzatto, data l’esigua durata del film che si scontra con la presenza di numerose (troppe) identità che avrebbero avuto bisogno di più tempo per essere raccontante e capite. Questa, tuttavia, è solo una comoda scappatoia per gli sceneggiatori per scrivere una storia sconclusionata, tanto poi si scopre che non c’è niente di fisico, di tangibile, quindi al diavolo la logica! Il finale fa solo ridere. Un altro mediocre film da parte del mediocrissimo James Mangold. Un pasticciaccio.
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