Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film
Film sulle caratteristiche migliori di un certo essere "italiano", Nicola e Matteo (l'Entusiasmo e la Rabbia); elogio del viaggio come scoperta che serve anche a rafforzare l'amore per le persone e la bellezza unica del proprio paese; ma anche disgusto (non ci puo' essere cosi tanta rabbia se non vi fosse altrettanto amore) per l'Italia e I suoi infiniti tumori sociali e umani; elogio della Follia come unico modo di percepire la realta';
capolavoro sul sottile confine che separa la Normalita' dalla Follia (l'animo armonioso di Giulia impazzisce col tempo a causa dello schifo della realta' che disarma I suoi nobili ideali; l'animo profondo e incontaminato di Matteo si inabissa in una depressione "patologica" che lo brucera' per sempre fino all'atto piu estremo; il mondo circostante impazzisce, si arrabatta tra I compromessi e la disillusione inarcandosi sempre piu nella corruzione e nella mancanza di solidarieta'; lo stesso animo splendido di Nicola ad un certo punto non riesce piu ad essere "luminoso" come un tempo...se non fosse per Giorgia...proprio colei che incarna la Follia secondo la societa' malata...che invece riesce a guardare oltre e riesce almeno a sfiorare il Mistero di Matteo, e convincere Nicola a conoscere Mirella).
Ma anche splendido film sull'autismo (Giorgia viene etichettata come schizofrenica perche ai tempi per tutti I malati psichici era cosi: ma e' evidentemente affetta da una forma di Autismo abbastanza grave); ma anche indirettamente sulla stessa Schizofrenia (un vero schizofrenico lo diventa Matteo, che a causa del complesso di inferiorita' che prova nei confronti del fratello e la sua creativa vitalita' arrivera' ad "assumerne" il nome, onde poi perdere il controllo della propria dualita' quando si sente oramai fallito nel suo intento di cambiare le istituzioni dall'interno) e, senz'altro involontariamente, sulla sindrome di Asperger (sempre Matteo, la cui precisione, purezza e straordinaria intelligenza e' sbilanciata tragicamente dall'impossibilita' di trovare un armonia interiore tanto quanto di poter avere una presa davvero pragmatica sul reale; e non a caso lui, il Mistero, sara' ponte ideale tra la normalita' frizzante di Nicola e l'autismo di Giorgia per Guardare Oltre: la fotografia indimenticabile scattata da Mirella come chiave di cio' che e' Importante).
Film sull'Impossibilita' di conoscere fino in fondo l'Altro, ma anche elogio del mondo straordinario che lasciava intravedere a chi aveva la sensibilita' per Sentire;
Film sulla complementarita' degli (apparenti) opposti (Nicola e Matteo hanno uno spirito in fondo davvero simile, ed anche per questo la loro diversita' apparentemente inconciliabile assume connotati ancora piu struggenti di un film comunque forse piu geniale che e' "Persona" di Bergman);
film sullo scorrere del Tempo che mai tornera': sia che si tratti di certi ideali, sia che si parli dei singoli Individui); Monumento a una "Purezza" di spirito di un tipo di Persona da allora sempre piu in via di estinzione; allo stesso tempo Omaggio a chi come Falcone ha sacrificato "platealmente" la sua vita per noi, che ai Matteo che all'insaputa della ceca gente (tutta...o Quasi, grazie a Giorgia) si uccide letteralmente per il carico che si fa sulle spalle dei Mali del Mondo (e per una sorta di "preveggenza" pasoliniana).
Il piu sentito (e sofferto) omaggio al poeta corsaro (Pasolini, ovviamente), incarnato da entrambi I fratelli (Nicola la parte piu' vitalistica e rivoluzionaria del poeta; Matteo la parte piu "conservatrice" che pero' mostra da quali dilemmi profondamente umani possano scaturire una certa necessita' di Ordine).
Film su quegli Amori che avrebbero potuto Essere ma mai hanno...Potuto Nascere (gli occhi ferini e fieri di Matteo e Giulia al loro primo Incontro: ove riflettere la speculare Rabbia per le ingiustizie, onde poi trovare la rovinosa Barriera della Storia e della Politica; ma anche gli Amori mancati tra Giorgia e Nicola/Matteo, ben presto impossibilitati dalla brutalita' e l'imbecillita' delle Istituzioni).
ELa piu struggente Elaborazione Artistica Amorosa da un padre per il figlio (il figlio - non a caso nello spettro autistico - dello sceneggiatore Rulli si chiama proprio Matteo), anche in quanto monumento alla Profondita' Tragica di tanti malati psichici. Punto d'arrivo e Capolavoro di un percorso artistico dove la Malattia ha sempre significato la Chiave di Lettura della realta' (il percorso di Rulli e Petraglia nel Cinema e' iniziato proprio con "Matti da slegare"). Film sul Suicidio, la sua Nobilta' e sui perche che si portano nella tomba;
Film monumento sul Lutto che lasci agli altri nello scorrere degli anni (geniale l'idea di far morire suicida uno dei due protagonisti a due terzi dell'opera, lasciando l'altro protagonista e le altre figure significative a "elaborarlo" per altre quasi due ore abbondanti di film.
Film sugli Scheletri nell'armadio di una certa Sinistra, che in molti casi combatteva contro il Sistema ma non sapeva leggere la Complessita di alcune persone al loro fianco (talvolta in nome di una concezione forse eccessiva di liberta': "...io che piu' di tutti avrei dovuto capire..." dira' Nicola) Film sul Perdono: sulla possibilita' che I figli possano perdonare chi li ha generati, in nome dell'Amore.
Monumento all'Arte come struggente Memoria Terrena del Mistero che le persone speciali si portano con se (la Fotografia di Mirella come Epifania altrimenti dimenticata, e Occasione Immortale per (ri-)riflettere con Forza su cio' che ci e' lasciato).
Film dalle tante Citazioni davvero risonanti (la musica struggente di Delerue per "Jules e Jim" e' ancora piu funzionale qui di quanto lo fosse per Truffaut: trasmette infatti una Nostalgia e una Melancolia ed un senso struggente del Tempo che scorre che calzano maggiormente con questo film; il rifiuto dell'Incancrenimento ideologico in nome della Vita, sottolineato dal manifesto "anarcoide" dello Charlot di "Tempi moderni"; il ritorno alla bellezza dei paesaggi italiani attraverso le isole siciliane che ricordano "Stromboli" di Rossellini; lo stesso Pasolini, di cui viene raddoppiato il Dolore di una Madre che perde un figlio (come in "Mamma Roma") in quello che e' forse il piu struggente (e poetico) tributo anche al rapporto del poeta con la madre (impossibile non notare una rassomiglianza di "lineamenti" ma anche di atmosfere, Susanna Pasolini, soprattutto nella bellissima scena del capodanno).
EverythingUno stile apparentemente Semplice, ma in realta' dalle mille Sfumature per un Film destinato ad "inseguirmi" per sempre (e la parola inglese "haunting" trova in questa pellicola la sua perfetta collocazione). Non avra' forse la perfezione o la genialita' registica scena-per-scena come un Dreyer o un Ejzenstejn, ma e' comunque uno dei film piu belli di sempre.
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