Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film
Difficile guardare questo film senza pensare a Novecento. Essenzialmente per la divisione in due atti, per la durata della vicenda che attraversa vari decenni e per l'impostazione iniziale di due protagonisti (che nel secondo atto qui diventa uno solo) le cui vite vengono separate e scorrono (almeno per un po') quasi parallele. Tuttavia, rispetto a Novecento, ha un tocco più morbido e meno politicizzato. I due protagonisti sono due fratelli della borghesia romana che, da una complicità iniziale, fanno due scelte di vita radicalmente diverse; diversi sono anche loro, almeno esteriormente ma, nonostante tutto, c'è sempre qualcosa che li accomuna nel profondo.
La durata di quasi sei ore non annoia né rallenta il ritmo, anzi è un film veloce, dove i sentimenti dei protagonisti e la tensione drammatica tengono sempre alta l'attenzione.
E' un film poetico per la rappresentazione talvolta musicale di alcune sequenze che sfociano nella lirica e per la raffigurazione quasi epica di alcune vicende importanti del nostro paese; la pellicola ci fa ripercorrere dal '68 a Tangentopoli, riuscendo a farci vedere il meglio ed il peggio del nostro passato, spesso con un occhio critico e quasi severo in qui però si vede un fondo di nostalgia, di malinconia ed una speranza di redenzione e di ottimismo per il nostro futuro. Certo è un film drammatico ma, di fondo, è ricolmo di una speranza che viene comunicata assai vivacemente. I protagonisti affrontano le sfide del dolore, della morte, del male, dell'angoscia a cui non c'è rimedio. Soffrono le loro vicende private che spesso sono diretta conseguenza di quelle pubbliche, eppure riescono sempre ad andare avanti, a lasciare una traccia, a far girare la ruota degli eventi; la tensione di vivere in loro è più forte di qualsiasi altra cosa. La loro vitalità è contagiosa e la sentiamo anche noi. Questa è la meglio gioventù, una gioventù che va avanti e che mette al mondo figli e nipoti in una giostra impazzita che ruota sempre su sé stessa e può apparire insensata ma non lo è se si tiene presente quanto sia bello tutto ciò che ci circonda; talmente bello che non ci si può tirare indietro, non ci si può arrendere alla bruttezza di certi eventi storici, non si può fare a meno di proseguire nel cammino anche senza un motivo apparente. Certo, c'è qualche congenita ed inevitabile lentezza, il lieto fine è forse troppo lieto al punto da sembrare forzato e ruffiano, ma è un film che colpisce, commuove, rallegra e tocca il cuore come pochi altri. Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:3 impegno:3 tensione:3 erotismo:1
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