Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film
La prima parte l'ho trovata più convincente della seconda (so che per molti non è stato così e ne son rimasti scontenti, e posso anche capirlo, tranne quando tale scontento è figlio delle pippe ideologiche da frustrati, questo mi lascia del tutto indifferente e anzi è per me indice che probabilmente qualcosa di 'buono e giusto' c'è). Peccato, anche se la cosa non mi sorprende. Giordana, classe '50, come troppi della sua generazione (e come troppi in generale), durante la decade '80-'90 o comunque compiuti i 40 perde progressivamente la capacità o la voglia di 'leggere', si allontana dalle dinamiche del mondo sempre più (sempre tenute solo sullo sfondo anche prima eh, ma sta bene così) e si accontenta della dimensione relativa alla sola 'famigliola felice'. Per certi versi ci sta anche, parzialmente, in relazione ai tempi (storici), solo che così facendo per quanto mi riguarda perde totalmente d'interesse tornando ad essere la solita materia da piatta e risaputa fiction televisiva.
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