Regia di David Moreau vedi scheda film
Come sia possibile passare da "King-Un Cucciolo Da Salvare", 2022, un film di nonni, nipoti e cuccioli, a questo "MadS", ce lo potrebbe spiegare solo David Moreau, un regista francese che s'arrangia, evidentemente, con tutti i generi. Assodata la sua schizofrenia artistica e limitandomi solo a "MadS", devo dire che Moreau ha realizzato un horror interessante, moderno e cattivo, solido per tutta l'ora e mezza in cui ci immerge in una storia di mutazioni, virus e sangue. L'opera è sostanzialmente divisa in tre parti, ognuna occupata da uno dei ragazzi protagonisti della vicenda, in cui la discena nell'incubo è costante e aritmetica. Tutto comincia da Romain, ricco figlio della Parigi buona, che sniffata una pista di (si suppone) cocaina, si ritrova la vita esplodere, nel ritorno a casa, quando una misteriosa donna, gli piove, letteralmente in auto, una Mustang decappottabile. Da qui l'inizio della fine. Un film di contaminazioni "zombi", dove se il sangue viene a contatto con altro sangue, trasforma il malcapitato in un mix di vampirismo e pazzia cannibale, un po' come avveniva in REC di Balaguerò. Solo che lo scenario, qui, è una grande città ed è sempre notturno: una notte infinita e cannibale, dove Moreau pedina i tre protagonisti, sempre restando alla corta e alla media distanza, aumentando di molto l'adrenalina, pompata anche dalle luci e dalla musica. Bello, originale soprattutto per il modo di raccontare la realtà (o il sogno drogato?), dove i resti dell'umanità sono legati alle voci registrate di automobili, ascensori, antifurti. Un horror importante sgusciato fuori da un curriculum filmico piuttosto mediocre.
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