Regia di Guido Zurli vedi scheda film
Un agente segreto, sulle tracce di un traffico d’armi, approda in Tunisia; qui, ospite di una bella ragazza, vede quest’ultima rapita e parte alla sua ricerca, cadendo in tal modo nella trappola tesagli dalla donna.
Guido Zurli aveva cominciato il suo cammino nel cinema come sceneggiatore di pellicole popolari (storici, cappa & spada) alla fine degli anni Cinquanta; qualche anno più tardi aveva poi intrapreso la carriera registica, approdando nel 1967 al suo quarto film, questo spy movie dal titolo Silenzio: si uccide. E probabilmente il titolo vagamente avvincente è la cosa migliore di tutto il lavoro, pur non essendo evidentemente eccelso; prodottino a budget ridotto con cast privo di grandi nomi e palese carenza di idee originali, questo lavoro si inserisce silenziosamente nell’ormai nutrito filone di scimmiottamenti nostrani delle avventure di James Bond, senza auspicare d’altronde a nulla di più che ripagarsi quantomeno le spese con il botteghino delle sale di provincia. Oggi, come è inevitabile, un’opera siffatta ha perso buona parte del suo appeal e rimane destinata a nostalgici del cinema d’altri tempi e completisti del ‘genere’; in effetti in quanto ad azione, emozioni e ritmo Silenzio: si uccide non offre davvero più di tanto. Buffo, più che ironico, il finale, lieve scossa in un’ora e mezza di torpore; la sceneggiatura è firmata da Enzo Gicca, alias Lorenzo Gicca Palli. Interpreti: Robert Mark (vero nome Rod Dana), Luisa Rivelli, Paul Muller, Vincent Thomas (che poi sarebbe il già citato Gicca Palli), Spela Rozin e Mimmo Maggio. 2,5/10.
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