Regia di Dennis Hopper vedi scheda film
Proviamo a guardarlo come un instant movie su un fenomeno sociale giovanile che divampò lungo una sola estate (1967, la 'summer of love'), lasciando scintille a spegnersi lentamente nel corso degli anni successivi (già il 1969 di questo film e di - per dirne una - Woodstock respira un'aria ben diversa da quella del '67, in cui tutto era sulla carta possibile). Ora: cosa rimane di questo film? Un montaggio curioso (specie nella scena, verso il finale, del viaggio acido), una storia non particolarmente originale e due attori tronfi che incontrano un Jack Nicholson macchietta e filosofeggiano con lui di vita, morte, alieni, politica, sesso con una retorica a dir poco sorpassata, che quarant'anni dopo suona involontariamente come una manica umiliante di stereotipi sul pensiero hippy. Alla luce di tutto questo, Easy rider ha piuttosto poco da dire.
Billy e Capitan America attraversano gli Usa verso sud, imbottiti di droga e di ideali hippy. Passano per una comune, per paesi di bigotti, conoscono un avvocato alcolizzato che molla il lavoro per seguirli, si fanno di acido con due prostitute, vengono infine freddati nel bel mezzo della strada in pieno giorno da due camionisti.
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