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Il romanzo di Thelma Jordon

Regia di Robert Siodmak vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il romanzo di Thelma Jordon

di luisasalvi
6 stelle

Thelma, con il compagno Tony Laredo, vive di truffe frequentando ambienti ricchi. Un giorno decidono insieme di rubare una preziosa collana alla ricca zia di Thelma: si separano, Thelma si presenta da sola dalla zia da cui è accolta bene, poi va a denunciare al procuratore Pierce tentativi di furti in casa della zia, con l’intenzione anche di sedurlo e attirarne le simpatie, in modo da allontanare da sé ogni sospetto per quando compirà il furto.
Questo è l’antefatto, che risulterà solo alla fine: il film inizia nell’ufficio di Pierce, dove il suo sostituto Cleve Marshall si lamenta dell’invadenza del suocero e si sta ubriacando, mentre la moglie lo cerca per festeggiare un anniversario. Pierce se ne va, Thelma arriva e trovando Cleve pensa che sia lui il procuratore, gli racconta la storia falsa dei tentativi di furto, cerca abilmente di sedurlo e ci riesce. Quando tenta il furto della collana la zia sente rumori, prende una pistola ed entra nella stanza, da cui noi sentiamo un colpo di pistola: è Thelma che, vistasi scoperta, l’ha uccisa. Chiama subito Cleve, gli racconta che un ladro ha ucciso la zia, Cleve le crede (o vuole crederle) e fa di tutto per farla assolvere: quando appare colpevole, fa in modo che venga assegnato a sé il ruolo di pubblica accusa e lo fa talmente male (mentre invia consigli anonimi all’avvocato assunto da Thelma su consiglio suo) che Thelma è assolta; ma si ripresenta Tony pronto a ripartire con lei e riprendere la loro vita brillante di imbrogli; arriva Cleve e Thelma gli racconta di averlo ingannato solo in vista del furto della collana; intanto il fatto che Cleve abbia rinunciato alla famiglia e alla carriera per lei l’ha toccata e all’improvviso, mentre viaggia in auto accanto a Tony, gli si butta addosso ruotando il volante in modo da precipitare in un burrone dove l’auto prende fuoco. Lei ne è estratta morente e confessa tutto al procuratore.
Quasi tutti i commenti che ho letto dicono che Thelma aveva già progettato di uccidere la zia per ereditare, il che non è vero; anzi, non sapeva che la zia avesse ultimamente cambiato il testamento a favore di lei. Ma ciò che più conta, per apprezzare il film, è il fatto che le lunghe conversazioni sentimentali fra Thelma e Cleve, apparentemente sdolcinate, fossero volute da Thelma per ingannare Cleve: il sapore ironico e cinico, che poco per volta cambia tono e diventa sincero proprio mentre si attenua la sdolcinatura, è uno degli elementi di fascino del film, che a prima vista poteva invece apparire retorico. Ovvio invece il finale mélo dell’incidente d’auto e della confessione finale, con le ammissioni di Cleve che ha già dato a sua volta le dimissioni: tutti buoni e tutti onesti, alla fine…

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