Regia di Robert Siodmak vedi scheda film
Thelma, con il compagno Tony Laredo, vive di truffe frequentando ambienti ricchi. Un giorno decidono insieme di rubare una preziosa collana alla ricca zia di Thelma: si separano, Thelma si presenta da sola dalla zia da cui è accolta bene, poi va a denunciare al procuratore Pierce tentativi di furti in casa della zia, con l’intenzione anche di sedurlo e attirarne le simpatie, in modo da allontanare da sé ogni sospetto per quando compirà il furto.
Questo è l’antefatto, che risulterà solo alla fine: il film inizia nell’ufficio di Pierce, dove il suo sostituto Cleve Marshall si lamenta dell’invadenza del suocero e si sta ubriacando, mentre la moglie lo cerca per festeggiare un anniversario. Pierce se ne va, Thelma arriva e trovando Cleve pensa che sia lui il procuratore, gli racconta la storia falsa dei tentativi di furto, cerca abilmente di sedurlo e ci riesce. Quando tenta il furto della collana la zia sente rumori, prende una pistola ed entra nella stanza, da cui noi sentiamo un colpo di pistola: è Thelma che, vistasi scoperta, l’ha uccisa. Chiama subito Cleve, gli racconta che un ladro ha ucciso la zia, Cleve le crede (o vuole crederle) e fa di tutto per farla assolvere: quando appare colpevole, fa in modo che venga assegnato a sé il ruolo di pubblica accusa e lo fa talmente male (mentre invia consigli anonimi all’avvocato assunto da Thelma su consiglio suo) che Thelma è assolta; ma si ripresenta Tony pronto a ripartire con lei e riprendere la loro vita brillante di imbrogli; arriva Cleve e Thelma gli racconta di averlo ingannato solo in vista del furto della collana; intanto il fatto che Cleve abbia rinunciato alla famiglia e alla carriera per lei l’ha toccata e all’improvviso, mentre viaggia in auto accanto a Tony, gli si butta addosso ruotando il volante in modo da precipitare in un burrone dove l’auto prende fuoco. Lei ne è estratta morente e confessa tutto al procuratore.
Quasi tutti i commenti che ho letto dicono che Thelma aveva già progettato di uccidere la zia per ereditare, il che non è vero; anzi, non sapeva che la zia avesse ultimamente cambiato il testamento a favore di lei. Ma ciò che più conta, per apprezzare il film, è il fatto che le lunghe conversazioni sentimentali fra Thelma e Cleve, apparentemente sdolcinate, fossero volute da Thelma per ingannare Cleve: il sapore ironico e cinico, che poco per volta cambia tono e diventa sincero proprio mentre si attenua la sdolcinatura, è uno degli elementi di fascino del film, che a prima vista poteva invece apparire retorico. Ovvio invece il finale mélo dell’incidente d’auto e della confessione finale, con le ammissioni di Cleve che ha già dato a sua volta le dimissioni: tutti buoni e tutti onesti, alla fine…
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