Regia di Ron Clements, John Musker, Burny Mattinson, David Michener vedi scheda film
Prove generali in vista del Rinascimento Disney
Il 26° classico Disney, il 2° dopo l'insipido Taron e la pentola magica sotto il pieno controllo creativo della nuova generazione di animatori succedutisi ai leggendari "nine old men", è uno dei più sottovalutati dell'intero canone. La rilettura in chiave giocosa della narrativa poliziesca alla Arthur Conan Doyle è straordinariamente fresca e innovativa, la caratterizzazione dei personaggi (punto dolente di Taron) è superba, l'uso della CGI inaugurato nel deludente classico precedente è qui sapientemente congiunto all'animazione tradizionale (che garantisce un'eccelsa ricostruzione d'atmosfera della Londra del 1897), raggiungendo nella sequenza del Big Ben punte di visionarietà che lasciano a bocca aperta. Le canzoni sono poche ma buone e, se è vero che l'addio dei fratelli Sherman negli anni Settanta avesse lasciato una voragine che sarebbe stata colmata magistralmente solo in pieno Rinascimento da Alan Menken e Howard Ashman, è altrettanto vero che Henry Mancini esegua per questo Basil l'Investigatopo un lavoro egregio che andrebbe maggiormente ricordato.
Un'opera chiave, che ammaliò pubblico e critica e che convinse la dirigenza Disney, in quel difficile decennio che furono gli Ottanta, che il cinema d'animazione potesse avere ancora un futuro. Il Rinascimento era alle porte ma i germi di quella rivoluzione erano tutti qui.
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