Regia di Fabio Conversi vedi scheda film
Sicilia, 1857. Il potere dei Borboni scricchiola, si attende già l’arrivo di Garibaldi. Il leale comandante Loyola (Freiss), borbonico francese, ha visto la propria promessa sposa Angelica (Guaccero) rapita all’altare dal brigante Grifone (Crespi). Ora, anni dopo, deve scortarlo a Messina dove sarà giustiziato. Ma Grifone sa che fine ha fatto Angelica, e tenta di ricattare Loyola. Le cose non sono semplici come sembrano, anche se lo spettatore più accorto lo ha già capito dopo dieci minuti. Il film, scritto dai critici Vito Zagarrio e Claver Salizzato, non propone grandi novità e costruisce la vicenda come una sorta di western storico, con una lontana eco di certo cinema degli anni ’70. Conversi dirige senza grandi voli, e con qualche caduta di gusto (flashback ridondanti, qualche ralenty di troppo, un finale goffo e retorico). Sfocato il cast, anche se il soldato mercenario interpretato da Michele Placido ha una bella energia.
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