Regia di Edmond Budina vedi scheda film
A metà strada tra il Gianni Amelio di Lamerica e il Kusturica di Underground (i balli allo sfinimento, le colossali bevute, i soldi che volano), Budina, uomo di teatro in patria e poi operaio in Italia, confeziona un film piuttosto convenzionale ma ben fatto, senza sussulti né sorprese, con personaggi caratterizzati sommariamente (l'odissea di Niko per le strade di Torino fa un po' troppo Dagli Appennini alle Ande), ma ha il pregio di dirci qualcosa sull'Albania di oggi, di riflettere sulle intere generazioni emigrate verso l'occidente (e specialmente nel nostro paese) e su che cosa fanno - o sono costrette a fare - per sopravvivere in Italia e mandare qualche soldo a casa (che è oltre l'Adriatico). Il film, insomma, si può vedere senza annoiarsi, anche se alla fine non si resta estasiati dalla messinscena.
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