Regia di Danny Boyle vedi scheda film
Da scimpanzé infetti si scatena un epidemia che decima Londra.
Boyle dirige a modo suo, con un fare a tratti granguignolesco condito con inserti surreali , quasi lirici, che fanno da cornice alla città spettrale e deserta. Poi azione frenetica, quasi sempre con camera a mano, quando filma in campo stretto, spesso con poca luce ed in spazi angusti.
Interamente girato e prodotto in Europa, "28 giorni dopo" si avvale di un cast britannico/irlandese , all'epoca sconosciuto ( Naomi Harris e Cilian Murphy) , con il solo Brendan Gleeson attore affermato. Un discreto prodotto di genere, scopiazzato negli anni avvenire da molti ( il tanto blasonato "Io sono leggenda" ad esempio), con una seconda parte che inscena un lungo assedio con scontro in una villa bunker che non è quello che sembra. Ottima caratterizzazione degli infetti che fanno abbastanza paura.
Bravo Cilian Murphy, ma si sapeva.
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