Regia di Danny Boyle vedi scheda film
Non avendone sentito parlare benissimo, ero un po' scettico. Ma in realtà questo fanta-horror, che strizza l'occhio al catastrofico, e fa le moine all'horror puro (vedi gli zombie), è stato il film che mi ha gustato di più in tutta la stagione. La regia "malata" di Boyle è efficace. Al diavolo la ricerca e la sperimentazione, evviva le storie, i caratteri, le sensazioni. E poi, anche registicamente, Boyle usa delle idee carine. Rallentamenti, frame velocissimi, una fotografia inquietante. Ogni immagine sembra sembra un incubo post-ubriacatura. E la colonna sonora è azzecatissima: non lasolita orchestrona per film horror, ma un ritmo underground più metropoilino, che proietta il film in una ben'altra atmosfera. La nostra. E mai come i versi degli infetti mi avevano fatto così paura. Stanotte ho sognato di uomini che infettavano con il sangue. Eccone il giusto risultato. Per chiudere, ho letto con piacre che a scrivere il film è stato Alex Garlan, uno dei miei scrittori preferiti. Se "The Beach" di Boyle non è fantastico (io non l0ho visto), il romanzo di Garlad è un cult, così come il suo secondo "Black Dog".
Entusiasmante. Azzeccatissimo. Non l'avevo mai visto, ma ora lo seguirò con interesse. Sapeva dare espressione ad ogni mia sensazione. Il film riesce anche grazie a lui, e alla sua immediatezza. I suoi occhi (alla Wes Bentley) sono un'iperbole del terrore a cui siamo già condannati durante il film. Intensificano e maggiorano il delirio visionario, più di Garland, che di Boyle, che è comunque uno che le sa le storie..."malate".
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