Regia di Fred Zinnemann vedi scheda film
Un magnifico b/n per una storia ambientata nella Spagna franchista ma che trae origine dalla guerra civile. Un grande Gregory Peck era un combattente repubblicano riparato in Francia dopo la vittoria di Franco. Il passato lo viene a cercare nei panni di un bambino spagnolo che viene a chiedere vendetta per il padre che era stato ammazzato da un aguzzino franchista (Anthony Quinn) perché non aveva tradito il rivoluzionario poi riparato in Francia. Il passato torna anche con la madre del repubblicano che è in fin di vita e il figlio viene avvertito da un traditore e i gendarmi (sempre guidati dall'aguzzino diventato capitano) preparano una trappola per catturarlo. Un prete avverte l'espatriato che la mamma è morta ed è solo una trappola. Il rivoluzionario andrà lo stesso per morire e concludere la sua vita accanto al corpo della madre. E' un film di ottima fattura ed ottimamente recitato e mostra tutte le ferite lasciate dalla guerra civile. L'odio per i preti, la violenza dei gendarmi, il tradimento e il sacrifico finale a conclusione di una vita che doveva finire in quel modo. Nel film c'è anche un posto per Paolo Stoppa, molto bravo, e per Omar Sharif nella parte del prete che aiuta un ex combattente rosso.
La scenografia, la fotografia e l'ambientazione sono perfette e anche la psicologia dei personaggi, ognuno imprigionato nel suo ruolo (il poliziotto che vuole uccidere il vecchio nemico, il rivoluzionario che dissotterra una vecchia mauser e un mitra e delle bombe e va incontro alla morte come un fato ineluttabile- il traditore che per soldi aveva tradito e tradisce ancora - il bambino che cerca vendetta per il padre. L'unico fuori da questa scia di sangue è il prete.
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