Blackadder

Originale britannico inedito in Italia, la sitcom creata da Richard Curtis e Rowan Atkinson (anche co-ideatori di Mr. Bean) rilegge la storia del Regno Unito in chiave umoristica e satirica: in ciascuna delle quattro stagioni, indipendenti, Edmund Blackadder è un personaggio inetto e meschino in cerca di potere, accompagnato dal fedele Baldrick e da figure fisse o inedite.

Stagione 1 - The Black Adder - Di cosa parla

Il 22 agosto 1485, l’ottimo re Riccardo III d’Inghilterra sconfigge le forze di Enrico Tudor a Bosworth Field. Dopo la vittoria, tuttavia, il sovrano viene ucciso involontariamente dal suo impiastro di bisnipote, Lord Edmund Plantagenet, che arriva in ritardo sul campo di battaglia, non riconosce il re di spalle e lo scambia per un ladro di cavalli, decapitandolo di netto. Sale al trono Riccardo IV, padre di Edmund, mentre quest’ultimo mente sulle proprie imprese in guerra cercando di farsi riconoscere una gloria che non gli spetta. Tormentato dal fantasma di Riccardo III, Edmund decide di togliersi la maschera e di gettarsi nella mischia degli intrighi di palazzo con l’obiettivo di diventare il prossimo re.

Stagione 1 - I personaggi

Rowan Atkinson è Edmund Blackadder, Duca di Edimburgo

Tony Robinson è Baldrick

Brian Blessed è Re Riccardo IV d'Inghilterra

Elspet Gray è Gertrude, Regina di Flanders

Robert East è Henry "Harry", Principe di Galles

Tim McInnerny è Lord Percy Percy, Duca di Northumberland

Alex Norton è McAngus

Barbara Miller è Jane Firkettle

Howard Lew Lewis è Mr. Applebottom

Natasha King è la Principessa Leia d’Ungheria

Peter Cook è Re Riccardo III d’Inghilterra

Peter Benson è Enrico Tudor

Stagione 2 - Blackadder II - Di cosa parla

Durante l'età elisabettiana, fra il 1558 e il 1603, Edmund, Lord Blackadder è un membro dell'aristocrazia Tudor londinese, ed è un uomo affascinante e intelligente, seppur cinico e spesso protagonista di subdoli intrighi di corte. Il suo obiettivo principale è quello di conquistare definitivamente il favore della regina Elisabetta I, sovrana infantile e capricciosa che non si fa problemi a decapitare le persone che la infastidiscono. Lord Blackadder, inoltre, è ostacolato dalla sua nemesi, il ciambellano della regina Lord Melchett, pretenzioso e servile nel trattare la sovrana con condiscendenza e riverenza.

Stagione 2 - Blackadder II - I personaggi

Lord Blackadder (Rowan Atkinson) è il pronipote del principe Edmund ed è uno dei favoriti fra i nobili al servizio della regina Elisabetta I nonostante, come tutti i membri della corte, il rischio di decapitazione per un capriccio della sovrana sia assai alto. Disprezza Lord Percy ancora più del suo antenato, e tratta Baldrick come se fosse un animale da soma particolarmente stupido.

Baldrick (Tony Robinson) è il fedele servo di Lord Blackadder, complice degli intrighi del padrone ma troppo sciocco per potergli essere davvero utile. Nonostante l’idiozia, o forse proprio per merito di essa, riesce a essere promosso ad animale domestico personale della regina.

Lord Percy Percy (Tim McInnerny) è l’erede al ducato di Northumberland ed è un idiota di proporzioni regali che segue ogni passo di Lord Blackadder, facendogli persino da testimone di nozze nonostante Edmund lo consideri un mentecatto.

"Queenie" Elisabetta I (Miranda Richardson) è la regina d’Inghilterra ed è una donna tanto potente quanto infantile, viziata e immatura, oltre che dotata di un temperamento focoso.

Lord Melchett (Stephen Fry) è il Lord ciambellano di Elisabetta I, che l’ha affettuosamente ribattezzato Melchy, e farebbe di tutto pur di compiacere la sua sovrana (e tenersi stretto il titolo di capo della corte reale).

Bob (Gabrielle Glaister) è lo pseudonimo di Kate, giovane donna di estrazione popolare che si finge un ragazzo e viene assunta da Lord Blackadder, confuso dall’attrazione che prova per il suo nuovo servo.

Nursie (Patsy Byrne) è il soprannome di Bernard, la tata che si occupava di Queenie quand’era bambina e che ora, anziana e senile, è sempre al fianco della regina, che la tratta come una pezza da piedi.

Stagione 3 - Blackadder the Third - Di cosa parla

Durante l’età della reggenza (fra il 1811 e il 1820) Mr. E. Blackadder, Esquire è il capo maggiordomo dell'inadeguato principe di Galles George, dandy viziato e vanesio che - purtroppo per il regno - è stato nominato principe reggente. Nonostante la sua intelligenza e le sue capacità vengano rispettate dai suoi pari, Blackadder non possiede una fortuna personale che lo faccia sentire al sicuro. Tuttavia riesce a manipolare George alla bisogna per guadagnare di nascosto i soldi di cui necessita per mantenere apparenze degne del proprio titolo.

Stagione 3 - Blackadder the Third - I personaggi

Mr. E. Blackadder, Esquire (Rowan Atkinson) è il capo maggiordomo del principe reggente George ed è un nobile subdolo e sfacciato, probabilmente il più intelligente fra tutti i Blackadder. Eppure, ha il suo bel daffare per tenere il principe reggente lontano dai guai, dal momento che l’ingenuo George è facile da truffare e ingannare. Blackadder stesso sfrutta la distrazione del sovrano, rubandogli beni e indumenti per poi rivenderli.

S. Baldrick (Tony Robinson) è il tirapiedi del capo maggiordomo, lavora (malamente) come cuoco e i suoi famigerati piani astuti per aiutare il padrone sono sempre più dannosi e stupidi. Nonostante tutto, George lo appunta come membro della Camera dei Lord.

Il principe reggente George (Hugh Laurie) è un nobile fesso e lento di comprendonio. Figlio primogenito di re Giorgio III - impossibilitato a regnare a causa di problemi mentali - il principe reggente è maturo come un bambino viziato, ed è un goffo imbranato che spende i soldi della corona in maniera esagerata e impunita, specialmente per acquistare pantaloni e calzini appariscenti che poi si dimenticherà di avere.

Mrs Miggins (Helen Atkinson-Wood) è la proprietaria della caffetteria che Mr. E. Blackadder, Esquire frequenta regolarmente. Finirà per scappare lontano insieme al cugino scozzese di quest’ultimo, MacAdder.

Stagione 4 - Blackadder Goes Forth - Di cosa parla

Nel 1917, intrappolato nelle trincee del fronte occidentale della Prima guerra mondiale, il capitano Edmund Blackadder è un soldato di carriera dell'esercito britannico che, fino allo scoppio della Grande guerra, ha sempre vissuto una vita militare relativamente priva di pericoli effettivi. Ritrovatosi improvvisamente trasferito sul fronte europeo, la sua preoccupazione principale è quella di non essere mandato all’assalto nella terra di nessuno e di trovare un modo per essere trasferito lontano dalla trincea. La maggior parte dei suoi piani machiavellici, tuttavia, fallisce a causa di cattiva sorte, di sciocchi fraintendimenti e dell’incompetenza di tutti quelli che lo circondano.

Stagione 4 - Blackadder Goes Forth - I personaggi

Il capitano Edmund Blackadder (Rowan Atkinson) è un ufficiale dell'esercito britannico disilluso e cinico. Si è arruolato alla fine dell’800 e si è guadagnato i suoi gradi nelle battaglie colonialiste in Africa combattendo “pigmei alti due piedi armati di erba secca, e di kiwi e mango affilati”. Proprio per questo motivo, trova sgradevole e sciocca la prospettiva di fare la guerra a nemici effettivamente armati e in grado di ucciderlo. Allo scoppio della Prima guerra mondiale venne spedito in trincea insieme al soldato Baldrick e al tenente George, che considera entrambi idioti irrimediabili ma per i quali nutre un certo affetto. La sua esperienza al fronte è tormentata dal generale Melchett e dal suo irascibile e rigido tirapiedi, il capitano Darling. Consapevole che essere mandati nella terra di nessuno tra le due trincee nemiche significa morte certa, Blackadder passa le sue giornate a escogitare piani per evitarlo.
Il soldato semplice Sodoff Baldrick (Tony Robinson) è un cuoco (scarso) al servizio del capitano Blackadder e del tenente George, ma sogna di riuscire a innalzare in qualche modo il proprio status sociale. I suoi tentativi, però, non vanno mai in porto per quanto sono scemi. A un certo punto cerca anche di sposare, senza successo, il generale Melchett. Apparentemente, è un aperto sostenitore della Rivoluzione russa guidata da Lenin.
Il tenente George Colthurst St. Bartleigh (Hugh Laurie) serve al fronte sotto il comando del capitano Edmund Blackadder ed è un ufficiale naif e facile da manipolare. È molto affezionato al suo superiore, il quale però lo snobba, lo sfrutta e lo tratta come l’ultimo dei cretini. George è di buona famiglia ed è laureato, e i suoi genitori sono amici del generale Melchett, il quale spesso cerca di aiutare George anche se quest’ultimo è troppo ingenuo e servizievole per cogliere l’occasione.
Il generale Sir Anthony Cecil Hogmanay Melchett (Stephen Fry) è un militare insignito delle più alte onorificenze reali, come la Victoria Cross e il Molto Onorevole Ordine del Bagno, ma è anche un guerrafondaio infantile, scarsamente intelligente, non in grado di mantenere un tono di voce umano, incompetente e pomposo. Le sue tattiche di guerra e il suo comportamento nei confronti delle truppe sono anacronistici e dannosi, e Melchett è totalmente incapace di elaborare una strategia adatta alla guerra di trincea, limitandosi a mandare i suoi uomini verso una morte certa come fossero carne da macello.
Il capitano Kevin Darling (Tim McInnerny) è l’acerrimo rivale del pari ruolo Edmund Blackadder, che lo prende costantemente in giro per il suo cognome. Al contrario del capitano Blackadder, tuttavia, il rapporto privilegiato tra il viscido adulatore Darling e il generale Melchett permette al primo di tenersi ben lontano dai pericoli della trincea.