Regia di Luigi Capuano vedi scheda film
Capuano all'epoca dirigeva mediamente 2/3 film all'anno, il che spiega il livello qualitativo standard a cui si atteneva molto meglio di qualsiasi giro di parole. Partendo da un soggetto di Ottavio Poggi (anche produttore) e con una sceneggiatura scritta dal regista insieme ad Arpad DeRiso, Il leone di S. Marco racconta le avventure di un eroe sconosciuto (che in realtà è ovviamente molto ben conosciuto, quantomeno dal pubblico) e pieno di ardimento, capace di sconfiggere i bruti nemici e di fare contemporaneamente breccia nel cuore della bella amata. Lavoretti di questo stampo ingenuo e volonteroso ne uscivano a quintalate sul grande schermo italiano di quegli anni; questo non è il peggiore, ma neppure fra i migliori del cospicuo mazzo. Si segnalano le partecipazioni dell'energumeno Gordon Scott (già varie volte Tarzan, Maciste e via dicendo), di Alberto Farnese, di Rik Battaglia, di Gianna Maria Canale e di Franca Bettoia; la pomposa colonna sonora è opera di Carlo Rustichelli, nome senza dubbio eccessivo per il livello modestissimo del lavoro. 2,5/10.
I pirati assediano Venezia; il Leone di San Marco, eroe mascherato, si schiera in prima linea con i suoi fedelissimi per scacciare i predatori. Troverà anche l'amore.
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