Regia di Alessandro Paci vedi scheda film
Samuele eredita una grossa somma di denato e tutto a un tratto snobba amici e fidanzata per proiettarsi nel 'bel mondo' dei ricconi snob altolocati. Naturalmente lo attendono grosse delusioni, inclusa la rapida perdita del capitale.
L'esordio al cinema di Flavia Vento e la morte di due grandissimi caratteristi quali Enzo Andronico e Giustino Durano: Andata e ritorno significa tutto questo insieme; non è questo il luogo per dibattere di eventuali macabre coincidenze, eppure l'unica certezza che abbiamo è che, dopo questa pellicola, nessuno dei tre sopra citati ne girerà più un'altra. Anche per Alessandro Paci, caratterista toscano noto più che altro come spalla di Massimo Ceccherini, sarà dura riproporsi dietro la macchina da presa, dopo un pasticcio simile: un lavoro sciatto, confezionato con pochissime idee, altrettante capacità ed evidentemente anche una preoccupantemente scarsa buona volontà. Paci come protagonista risulta inoltre inserito in una posizione al di sopra delle sue possibilità, cioè quelle di spalla bonacciona, della faccia pulita e un po' goffa che rimedia - o soltanto complica - i guai del Ceccherini di turno; si immagini quindi a mettergli accanto, come partner sul set, Flavia Vento: la frittata è fatta. Nel cast anche Remo Remotti, Marco Giallini, Giuseppe Oppedisano, Marco Milano; sceneggiatura dai toni fumettistici (bislacchi, non troppo attaccata alla logica) e dall'umorismo talmente sottile che spesso pare non ci sia, firmata da Paolo Parco, Alessandro e Andrea Paci. 2/10.
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