Regia di Neil Kinsella vedi scheda film
Che dire? Questo film mi ha senza dubbio colpito, ovviamente non in positivo.
Si tratta di una di quelle pellicole dai risvolti talmente ovvi e scontati, che è possibile farsi un’impeccabile idea della trama e dello svolgersi dei fatti, sin dalla visione dei primi istanti dello spot pubblicitario: ciò sarebbe stato più che sufficiente, per redigere la presente recensione. Ho comunque masochisticamente voluto proseguirne la visione, nella speranza di divertirmi poi a deridere il regista. La scelta si è rivelata saggia: infatti mi sono presto trovato innanzi l’apocalisse. La nota di maggior demerito pare esssere quella riguardo agli effetti speciali: mi auguro che il budget della regia fosse molto ridotto. Le nubi tempestose paiono uno di quegli sfondi dipinti che si vedono sui palchi delle recite di fine anno nelle scuole elementari; la grandine è stata resa alternativamente con del misero polistirolo, o con animazioni in computer grafica che difinire scadenti sarebbe un eufemismo; infine, si noti che le abitazioni, nel momento in cui crollano, danno l’impressione di essere in cartapesta o cartone. A ciò si aggiunga che l’interpretazione degli attori è del tutto incolore, come era d’altra parte lecito attendersi, da un simile cast. Come ho già detto, la trama è decisamente scontata, tanto da rendere frustrante ed a malapena tollerabile la visione del film. L’operazione chirurgica per via televisiva, nel segno della quale si conclude l’obrobrio, rappresenta poi il picco di incompetenza del regista Neil Kinsella, che ha voluto aggiungere al suo “capolavoro” una nota decisamente poco delicata, dotata di una sfumatura vagamente trash.
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