Regia di Rossella Izzo vedi scheda film
Il film si apre con una scena semplice ma emblematica e diegetica col senso di quello che succederà in seguito, una bella ragazza si sta preparando alla serata del Festival di Taormina dove le sarà consegnato il premio Miglior Attrice Protagonista Esordiente.
La protagonista è Katia (Nicole Grimaudo), che in realtà si chiama Lucia nome che il suo agente (Gianni Cavina) ha voluto cambiare perchè troppo banale per una futura stella della Settima Arte, che subito dopo, mentre si sta recando a Roma per iniziare le trattative per il suo secondo film, carica (praticamente quasi obbligata!) un senzatetto sulla propria spider.
La ragazza ha tutto dalla vita ma non si sente felice, l'uomo ha apparentemente nulla ma un grande positivismo enteriore, cosa che, grazie ad una spilla portafortuna che lei pensava rubatale per ricavarne denaro, trasmetterà alla sua giovane nuova amica.
Utilizzando al meglio un buon cast di vecchie glorie (il sempre grande avatiano Gianni Cavina e altri) e volti nuovi (la Nicola Grimaudo delle favole di Lamberto Bava) Rossella Izzo gira quello che è tra i suoi capi d'opera, una favola moderna che sfrutta i luoghi comuni dei film più patetici di Totò e affini ma, all'interno di un lavoro televisivo, riesce a raccontare la crisi dei valori odierni (L'INGANNO del titolo!) meglio di affreschi come LA GRANDE BELLEZZA (2013) di Paolo Sorrentino. Lontano dal cinema ma vicino al nostro cuore e, devo proprio dirlo, qualche volta un po' di onesta commozione fa proprio stare bene. Gradevole!!!
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