Otsune si fa in quattro per mantenere agli studi il figlio Ryosuke. Anni dopo, la donna si reca a Tokyo per fargli visita, ignorando che Ryosuke è sposato, ha un bambino piccolo e conduce una vita non certo agiata...
Note
Il 36esimo lungometraggio di Ozu è anche il primo parlato, e figura indubbiamente fra le sue opere maggiori.
Classico shomin-geki del primo Ozu, è un dramma familiare dal sapore autobiografico che si tinge di un mesto disincanto sociale nella descrizione di una provincia rurale povera ma dignitosa e del faticoso cammino verso il progresso economico di una urbanizzazione forzata fatta di rovesci della fortuna e squallide periferie industriali.
Dramma dai toni melanconici. Una madre vedova fa sacrifici per il figlio che studia. Lo va a trovare ormai adulto e senza successo, ma la vicenda si complica di sottili sfumature umane.
Fileranda vedova di una remota provincia del Giappone, con enormi sacrifici personali, manda il figlio a studiare a Tokyo. Gli farà visita 12 anni dopo, ritrovandolo già sposato, padre di un bimbo e modesto insegnante part time in una scuola serale. Quando l'uomo si dimostra generoso e solidale con una vicina di casa in difficoltà però, l'anziana donna capisce… leggi tutto
FILM OVER 60 POCO VISTI, NE RECUPERIAMO UNO AL GIORNO?
(con qualche "fuori lista")
I NUMERI hanno sempre ragione:
La prima settimana ha interessato 25 coutenti. Con l'aiuto della…
Una madre dona tutto per l'istruzione e l'avvenire del suo unico figlio. Il figlio unico sogna di diventare qualcuno trasferendosi a Tokyo, simbolo per progresso, dell'indrustrializzazione, dell'occidente che avanza. Ozu aveva già detto anche prima di questo, e lo continuerà a dire nei suoi lavori futuri, tutto. Tutto sui sogni e le sue illusioni. Tutto sul cinema. Uno dei…
Hitori musuko / Il figlio unico, girato nel 1936, è il primo film sonoro di Ozu, sceneggiato da Tadao Ikeda e Masata Arao insieme con il regista, e vi appare già ben delineato il tipico stile di Ozu, inimitabile nella sua stringatezza ma efficace nel rendere con sobrietà i sentimenti suscitati dalle vicende della vita nelle persone comuni, la costante della…
Fileranda vedova di una remota provincia del Giappone, con enormi sacrifici personali, manda il figlio a studiare a Tokyo. Gli farà visita 12 anni dopo, ritrovandolo già sposato, padre di un bimbo e modesto insegnante part time in una scuola serale. Quando l'uomo si dimostra generoso e solidale con una vicina di casa in difficoltà però, l'anziana donna capisce…
François Truffaut e la sua ben nota ed edita produzione critica si stagliano erculei su un'accolita di voci portate da venti d'ogni dove. Il grande franco ci allieta con opere di connazionali ripescate dalle…
Con riferimento alla playlist pubblicata da harendt, io trovo che fra i titoli che meriterebbero maggiore visibilità ce ne sono tanti che magari non hanno moltissimi voti ma che -proprio per questo-…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
Primo film sonoro girato da Ozu nel 1936. È uno dei suoi primi drammi familiari, che diventeranno tipici nella fase matura della sua opera, mentre negli anni del muto il regista si era dedicato soprattutto a commedie che omaggiavano modelli americani come quelli di Lubitsch. "Il figlio unico" racconta di una povera vedova che fa tanti sacrifici per pagare gli studi all'amato figlio…
Da bambino, Ryosuke convince la propria madre a mandarlo alla scuola superiore (costringendola a grossi sacrifici economici) ma, circa vent'anni dopo, il ragazzo non ha ottenuto altro che un misero posto da insegnante in una scuola serale. La madre di lui imparerà che a volte la felicità è più importante di una cospicua somma di denaro e il figlio comprenderà l'importanza nel non…
Molto tenero, commovente, ma senza eccessi melodrammatici, abbastanza asciutto nel presentare le difficoltà e le delusioni della vita, ma neppure amaro come dice Tomasi: la madre che si sacrifica per far studiare il figlio e rinuncia per anni a vederlo resta delusa nel vedere che guadagna molto poco per mantenere la moglie, ne è delusa e lo rimprovera di non lottare per riuscire…
Figlio Unico è il primo film girato da Ozu con il sistema sonoro. E’ del 1936, quindi notevolmente in ritardo rispetto ai primi talkies giapponesi, che a loro volta avevano scontato l’inevitabile gap nei riguardi delle pellicole d’oltreoceano. Il film si apre con due prologhi ambientati a Shinshu, uno breve, ambientato nel 1923, e uno brevissimo, nel 1935, prima di approcciare…
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Commenti (3) vedi tutti
Un grande film, insolitamente amaro e pessimista, anteriore al periodo dei grandi capolavori ma non inferiore a questi.
leggi la recensione completa di vermeverdeClassico shomin-geki del primo Ozu, è un dramma familiare dal sapore autobiografico che si tinge di un mesto disincanto sociale nella descrizione di una provincia rurale povera ma dignitosa e del faticoso cammino verso il progresso economico di una urbanizzazione forzata fatta di rovesci della fortuna e squallide periferie industriali.
leggi la recensione completa di maurizio73Dramma dai toni melanconici. Una madre vedova fa sacrifici per il figlio che studia. Lo va a trovare ormai adulto e senza successo, ma la vicenda si complica di sottili sfumature umane.
commento di ENNAH