Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
E.T. è un mito della storia del cinema, uno dei film che hanno fatto registrare gli incassi più elevati di tutti i tempi, e dunque è perlomeno azzardato parlarne male. Io lo vidi per la prima volta in occasione della riedizione del 2002, e ricordo che anche la redazione di Film tv cartaceo ne parlò molto bene, con appositi servizi speciali e recensioni positive, comprese quelle di Emanuela Martini e perfino l'eterno "bastian contrario" Goffredo Fofi, che per il resto detestava cordialmente l'opera di Spielberg. Anche a me suscitò una certa delusione, perchè mi sembrò un pò troppo melenso, a tratti stucchevole ed eccessivamente infantile. Tuttavia, ad una seconda visione a distanza di alcuni anni ho saputo apprezzarlo molto di più: è vero che ci sono delle concessioni ad un sentimentalismo di maniera, però è inutile negarne i meriti di coinvolgimento emotivo e di intelligente gestione delle risorse spettacolari, con un ritmo narrativo "in crescendo" che culmina nella commozione del finale con il volo delle biciclette e l'addio all'extraterrestre. Forse un pò troppo schematica la contrapposizione fra la purezza infantile e l'insensibilità degli adulti, che a tratti sembrano i veri cattivi della storia, però si tratta di una favola dichiarata ed è inutile appigliarsi ad una presunta logica della narrazione, che in questo caso passa in secondo piano rispetto alla capacità di emozionare (mi sembra, comunque, che Spielberg abbia fatto bene a togliere il dettaglio delle pistole dei poliziotti e a sostituirle con dei walkie-talkie nella riedizione, più consono ad un inseguimento di ragazzi in fuga, che non ha nulla di cruento). Il pupazzo creato da Rambaldi strappa ancora il sorriso con il suo "ET telefono casa", il piccolo Henry Thomas si impegna con convinzione per farci piangere e ci riesce soprattutto nella scena della "resurrezione" di E.T., le musiche di John Williams sono un pò troppo furbette, ma va bene così. Fra gli altri attori, la brava Dee Wallace, che però non ricordo di avere visto altrove (ha fatto strada?), e la piccola Drew Barrymore, che di strada ne ha fatta molta dopo essere passata attraverso problemi di tossicodipendenza, ma come attrice ha dimostrato spesso di avere talento e fascino. voto 9/10
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