Regia di James Cameron vedi scheda film
Alla spasmodica quiete del Nostromo, Cameron antepone la mefistofelica frenesia per fuggire dal pianeta d'origine del repellente mostro.
Dopo il disinteresse mostrato da Ridley Scott nei confronti dell'eventuale direzione di un prosieguo di Alien (anche se avrebbe ritrattato tempo dopo per dirigerne un prequel, Prometheus), la sua eredità viene raccolta da James Cameron. Il regista di Terminator, che redige la sceneggiatura con gli autori del prototipo Walter Hill e David Giler, non volta le spalle all'immaginario canonizzato da Scott, ma orienta il suo film (che da fantahorror evolve a war movie orrorifico/fantascientifico) verso direzioni più personali: alla spasmodica quiete del Nostromo, Cameron antepone la mefistofelica frenesia per fuggire dal pianeta d'origine del repellente mostro, che durante l'ipersonno di Ripley (Sigourney Weaver, eccezionale) ha potuto moltiplicarsi e decimare le colonie di uomini stanziatesi lì. A un primo troncone che spaventa e sorprende pochino è preferibile una parte seconda davvero interessante sotto il punto di vista del ritmo e dell'intrattenimento (gli effetti speciali hanno rivinto l'Oscar), che reinterpreta criticamente il primo capitolo (l'inaspettata bontà del nuovo automa) e che si conclude con un imperdibile braccio di ferro tra due possenti figure femminili: da un lato la (realmente) terrificante genitrice degli alieni, dall'altro Ripley, madre putativa di una bambina (Carrie Henn) sopravvissuta. Nonostante spesso non vada per il sottile, lo spettacolo regge disinvoltamente.
Colonna sonora di James Horner, musicista di fiducia di Cameron.
BUON film (7) — Bollino ROSSO
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