Regia di James Cameron vedi scheda film
Opera, tra le prime in assoluto (se non proprio la prima), che sfata il tabù secondo il quale i sequel non portano niente di buono.
Rispetto al primo "Alien", già un capolavoro riconosciuto (pietra miliare ed opera spartiacque), cambia tutto e nella mani di James Cameron questa scelta risulta essere vincente su tutta la linea.
Si passa da un'atmosfera claustrofobica a matrice horrorofica ad uno scenario che vede l'azione come caratteristica predominante, ovviamente non priva di altre varianti a supporto (la tensione è sempre lampante); lungo le oltre due ore non vi è un attimo di tregua, le soluzioni si susseguono a ritmo incessante sempre all'insegna di idee congegnate al dettaglio (sceneggiatura perspicace) che sanno dove andare a parare rigenerandosi continuamente ed alzando con costanza senziente l'asticella delle prerogative abbinando lo spettacolo più puro alla bellezza dell'esposizione filmica.
E poi c'è sempre lei, Ellen Ripley/Sigourney Weaver che qui raggiunge una consapevolezza/visione d'eroina femminile senza possibili paragoni.
Esempio lampante di come (si può) far rivivere un mito donandogli nuova linfa (per questo basterebbe già solo la lunga scena con l'assedio in un piccolo anfratto), chiaro che un James Cameron in rampa di lancio non si trova dietro l'angolo (anzi ...).
Semplicemente memorabile.
Da oscar, un'interpretazione sentita fino al midollo, per un personaggio leggendario.
Tutto quello che tocca lo impreziosisce.
Tecnicamente parlando, in ambiente commerciale, penso sia il regista numero uno al mondo.
Bravo.
Se la cava.
Bambina che non si dimentica.
Semplice, ovviamente, ma adeguatissima e con un volto dolcissimo che cozza vivacemente col paesaggio in cui (soprav)vive.
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