Regia di David Mackenzie vedi scheda film
Lo scozzese Alexander Trocchi, scrittore maledettissimo tra la Parigi di Henry Miller e l’America della beat generation, amico di Debord e Leonard Cohen, pornografo, eroinomane e magnaccia, ha tutte le caratteristiche per diventare anche in Italia oggetto di sottoculto. Il suo romanzo Giovane Adamo esce adesso in una spartana edizione italiana, insieme alla sua versione cinematografica prodotta da Jeremy Thomas. La storia è quella di un giovane, Joe (McGregor), che si è imbarcato su una chiatta per spirito antiborghese. Seduce la proprietaria (Swinton) della barca sotto gli occhi del marito (Mullan), mentre un’altra donna viene ripescata dalle acque del fiume. E dai flashback, scopriamo che la donna annegata, Cathe, è l’ex amante di Joe, e che il responsabile della di lei morte è proprio lui. Anche se viene incolpato uno squallido impiegato innocente, e Joe si trova a dover fare i conti coi sensi di colpa. Classico film con divi truccati da barboni, a cui non crede nessuno, anche se i tre attori protagonisti alla fine non esagerano nemmeno. Retorico e con qualche astuzia pruriginosa, il film si segnala solo per i paesaggi fluviali accompagnati dalle musiche di David Byrne.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta