Regia di David Mackenzie vedi scheda film
Joe, è un uomo povero, che trova lavoro su di una chiatta, che attraversa assiduamente i bruomosi canali tra Glasgow ed Edimburgo, circondati da sponde periferiche, di una squallida Scozia suburbana, della metà del novecento. Un giorno Joe e Leslie, il marito della proprietaria dell’imbarcazione, trovano una donna morta emergere dall’acqua. Insieme alla donna emersa, che i due consegneranno alla polizia, emergeranno anche le ossessioni, i ricordi e i desideri sessuali di Joe, che desidererà realizzare con Ella, la moglie di Leslie. Intanto Joe cambia, e i turbolenti ricordi del passato, riaffiorano in lui…
Vincitore di “un certain regard” al Festival di Cannes 2003, il primo vero film dello scozzese David Mackenzie, è un inquietante ed efficace trasposizione cinematografica del libro di Alexander Trocchi, noto esponente della “beat generation” degli anni ’50. Il film in sé, è una buona prova, una pellicola che coinvolge ma soprattutto sconvolge, un opera dallo squallore concreto, che sottolinea la povertà di cultura, di sentimenti e più in generale di vita, che contraddistingueva la stessa, nella Scozia di metà secolo, e il tutto è ostentato in una maniera trasgressivamente impeccabile. Le scenografie e la strutturazione del film, riprendono visibilmente l’ultimo Cronenberg, le musiche accompagnano splendidamente tutta la vicenda, e la fotografia rende ancor più magnificamente squallido il tutto. Ottimi gli attori e ottimo l’esordio di Mackenzie, un regista, che sembra aver già le idee ben chiare.
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