Regia di Giorgio Ferrara vedi scheda film
Sogno di un pomeriggio di fine primavera: a contendere il primato al box office a titoli "globalizzati" come Matrix Reloaded o Una settimana da Dio, si fa strada il film di Giorgio Ferrara Tosca e altre due! Sale gremite da giovanissimi e non... tutti in fila per applaudire due attrici/mito del nostro panorama artistico italiano: Franca Valeri ed Adriana Asti. E "se i sogni son desideri" (e così a "frasi fatte" proseguendo!) ci piace immaginare che, anche in formato ridotto, un’ipotesi del genere possa avverarsi... e questo nonostante l’apparente osticità di un progetto ( un film a metà tra commedia e melodramma, l’impianto teatrale dell’opera classica ed i "canovacci" popolari) che difficilmente trova un suo mercato cinematografico al quale, almeno inizialmente, indirizzarsi. Ma superate queste difficoltà, il percorso è solo in discesa: Giorgio Ferrara allestisce (in una Roma del 1800 interamente ricostruita in teatri di posa grazie alla magnificenza di scene e costumi ideati da Danilo Donati e realizzati da Maurizio Sabatini e Alessandra Torella) un magistrale gioco teatrale dove il melodramma di Puccini si mescola abilmente alla commedia umana dei ceti più bassi, schietti e veraci e che nella portinaia di Palazzo Farnese Emilia e nell’artistucola piccolo borghese Iride (moglie del torturatore di fiducia del Barone Scarpia che perseguita Cavaradossi e pretende Tosca) trova due illustre e degne rappresentanti. Testimoni curiose ed allo stesso tempo distratte dei drammi che si consumano ai piani alti, le due donne trascorrono un’intera nottata a discutere delle felicità ed infelicità che affondano e risollevano le loro misere vite in un perpetuo rinascere quotidiano. E tra i gemiti rudi di Cavaradossi, i moniti bramosi di Scarpia, le richieste di pietà di Tosca fino alla raffica di fucili del plotone d’esecuzione che riecheggia dall’alto di Castel Sant’Angelo , bene "innesta" Giorgio Ferrara (grazie anche alla sceneggiatura sapientemente scritta da Franca Valeri ed Enrico Medioli) i ben più gravi, veri e lucidi sentimenti di una società popolare zelante, umbratile, demolitrice ma anche facilmente consolabile. La materia è trattata con finezza dall’autore e con molta intelligenza e civetteria si addice ad un duo di straordinarie ed indimenticabili interpreti: Franca Valeri/Emilia (interprete generosa e sagace) ed Adriana Asti (seconda giovinezza cinematografica per l’attrice che, dal Lido di Cannes, ci ha commosso e conquistato nel ruolo della mamma de La meglio gioventù), impegnate in una entusiasmante e "patta" gara di bravura che ci riconcilia con il dimenticato gusto e piacere del grande mestiere dell’Attore!.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta