Regia di Eytan Fox vedi scheda film
Strano avamposto quello fotografato dall’israeliano (nativo di New York) Eytan Fox, specializzato in storie di giovani e d’amore. E sono giovani che vivono l’amore in maniera un po’ insolita e sicuramente libera Yossi e Jagger, ufficiale il primo e caporale di leva il secondo, costretti in una remota base militare al confine tra il Libano e Israele, a implodere le loro forti emozioni e pulsioni, circondati da soldati che evadono con la mente. Chi attraverso le religioni orientali, chi cucinando sushi, chi (come la bionda Goldie: un omaggio alla Hawn?) dandosi generosamente negli squallidi cessi del campo e chi (come la bellissima mora Yaeli) sognando storie romantiche e impossibili, visto che il suo oggetto del desiderio è Jagger. Metaforica quanto basta, la commedia che ricorda per certi versi Frenesie militari di Mike Nichols, si conclude nel sangue e nella tragedia. Necessario suggello alla quotidiana lotta con la quale nel Medioriente si è abituati a convivere. Si capisce perché è rimasto nelle sale di Tel Aviv per oltre due mesi: vi si respira un’aria fresca, vi si annusa una voglia nuova, vi si scorgono orizzonti diversi.
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