Regia di Adam MacDonald vedi scheda film
Nella terra dei lupi è un survival thriller che, pur non reinventando il genere, offre momenti di tensione ben costruiti e un finale adrenalinico. Diretto da Adam MacDonald, il film segue la storia di Sophie (Missy Peregrym), il suo fidanzato Nolan (Damon Runyan) e il suo amico d'infanzia Kyle (Joris Jarsky), i quali si ritrovano in una remota capanna di caccia per un fine settimana che prende una piega pericolosa quando un branco di lupi li trasforma da cacciatori in prede.
Il film impiega quasi la prima metà della sua durata a costruire la tensione tra i personaggi principali, con dialoghi e dinamiche che spesso risultano forzati. La rivalità tra Nolan e Kyle per l'affetto di Sophie non aggiunge molto alla narrazione e tende a rallentare il ritmo. Tuttavia, la fotografia delle foreste selvagge e l'atmosfera inquietante contribuiscono a mantenere un certo interesse visivo.
Nella terra dei lupi (2024): Missy Peregrym
Fortunatamente, quando i lupi entrano in scena, il film decolla. Le sequenze di sopravvivenza sono girate con efficacia e trasmettono un reale senso di pericolo. La protagonista Sophie emerge come una figura forte e determinata, riportando alla luce le sue abilità di cacciatrice per affrontare la minaccia. Gli effetti pratici utilizzati per le scene d'azione e gli attacchi dei lupi sono ben realizzati, rendendo questi momenti i più memorabili del film.
Missy Peregrym offre una performance convincente, rendendo Sophie una protagonista credibile e combattiva. Purtroppo, i personaggi maschili risultano meno incisivi: Nolan è il classico fidanzato insicuro e prepotente, mentre Kyle fatica a emergere come una figura interessante. La loro caratterizzazione non aggiunge profondità alla storia e spesso distrae dall'elemento survival del film.
Nella terra dei lupi è un thriller che impiega troppo tempo a costruire il contesto, ma riesce a ripagare l'attesa con un terzo atto coinvolgente e teso. Gli amanti del genere survival horror troveranno qualche momento degno di nota, ma la sceneggiatura e la dinamica tra i personaggi impediscono al film di distinguersi davvero. Un'esperienza discreta, ma non imprescindibile.
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