Regia di Robert Hartford-Davis vedi scheda film
Dimostrazione nel cinema americano come il precedente -e più "all'interno" del filone blaxploitation-"Black Gunn" con Jim Brown, del talento e della professionalità eccentrica, estremamente poliedrica e personale, di Robert Hartford-Davis.
Un regista britannico che proveniva dalla televisione e dai film horror e folk-horror con Peter Cushing e Patrick McNee, la cui importanza e distinzione all'interno del cinema di genere inglese anni '60-'70 dovrebbe essere nota a tutti, e non soltanto agli appassionati e cultori dei BD BFI.
Anche in questo suo ultimo film prima della morte improvvisa per una emorragia cerebrale, dimostra di saper fare un poliziesco originale con protagonista nero di primo piano nella blaxploitation e di maggiore carisma, quale Billy Dee Williams. Senza però essere un blaxploitation vero e proprio visto che tutti gli altri interpreti sono bianchi a cominciare dal capo Eddie Albert(stranamente sotto usato in poche scene), Albert Salmi e lo stakanovista della recitazione A. Martinez, la storia non segue i soliti topoi e temi vezzosi del cinema "black", tranne qualche generica battuta razzista nei confronti del protagonista, dettata però più che altro da animosità personale e antagonismo, profferite dal mafioso Benedetto interpretato dal sempre incisivo James Luisi, che essendo italo-americano è scontato sia un personaggio razzista.
Per il resto la pellicola è diretta benissimo, basti il pezzo d'azione dopo appena dieci minuti di film dall'arrivo del protagonista nell'aeroporto in New Mexico, della sanguinosa fuga armata dal tribunale durante il processo, compiuta dai pericolosi detenuti capitanati da un altro grande caratterista come, John Davis Chandler.
E anche i personaggi, nessuno dei quali è veramente onesto, esente da calcoli di convenienza personale e carrieristica-ben rappresentata dal titolo italiano, migliore di quello originale-, è originale e antesignano di tante altre storie poliziesche ciniche e dissacranti venute dopo. Straordinariamente gigione e pittoresco il boss mafioso Victor Manso, cardiopatico e con bombola di ossigeno a tracolla, forse un tartufo omosessuale con il suo vice Luisi, interpretato da Vic Morrow.
Inseguimento auto-furgone dei contraffatti, nel deserto e lungo gli argini di un fiume, tra i migliori del periodo, peccato concluso in maniera repentina e poco inventiva.
Strana colonna sonora di Fred Karlin anche questa molto lontana dalla blaxploitation in cui questo film viene fatto rientrare per il suo protagonista, dal tema principale country.
Ted_Bundy1979
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