Regia di Jacques Tati vedi scheda film
Il film che sarà l'inizio delle difficoltà, anche e soprattutto di natura economica, di Jacques Tati è una sorta di lotta contro il tempo,quasi un Buster Keaton che non si rassegni al passaggio a un nuovo cinema. In questo resta forse il significato del flop di una pellicola girata in anni in cui il cinema veleggiava verso ben altri orizzonti. Ciò non toglie che lo stralunato Hulot, alle prese con una metropoli tecnologica in cui non si riconosce e da cui sembra essere rigettato, è l'ennesima prova di un rapporto abbastanza difficile tra Tati e un certo tipo di progresso, e alcune scene in realtà potrebbero riflettere anche una certa lungimiranza con tanta incomunicabilità presente anche oggi,dove la tecnologia ci porta proprio a comunicare più del dovuto, o forse per dirsi tutto senza dirsi niente. Inizio della fine della carriera di un regista che comunque è stato, a mio personale parere, una meteora (per i pochi film fatti) comunque interessante nella comicità francese ed europea del '900.
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