Trama
Mentre vaga per i quartieri più avveniristici di Parigi nell'inutile tentativo di rintracciare un impiegato, l'allampanato e compassato monsieur Hulot si smarrisce in una giungla di architetture moderne e gadget tecnologici, rimanendo "impigliato" in un gruppo di turisti statunitensi...
Note
Tati enfatizza i tratti più astratti e "lunari" della sua comicità, in aperta ostilità verso la montante alienazione contemporanea. Suoni e rumori soppiantano i dialoghi, mentre le figure umane si perdono in un paesaggio urbano geometrico e angosciosamente uniforme. Girato in 70mm (e quindi inadatto allo schermo Tv) e ampiamente scorciato dopo il flop al botteghino.
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Commenti (2) vedi tutti
Il grande Tati realizza forse il suo film migliore conducendo il suo M. Hulot all'inevitabile scontro con la tecnologia. Silenzio contro frastuono, stupore contro ripetitività: una critca di grande intelligenza (e di buona tecnica registica).
commento di fornaroloCompendio dell'arte cinematografica di Tati, una satira corrosiva che sfiora il grottesco, dove le gags comiche sono studiate in maniera geometrica. Grande utilizzo di campi lunghi in maniera spettacolare(quello d'apertura è esemplare). voto:10
commento di kurosawa