Tokiko, impiegata in un ufficio, si lega al gangster Joji. Costui, deciso a dare una mano alla ragazza e a suo fratello minore, tenta di mettere a segno un colpo, ma la polizia è in agguato...
Note
Contrariamente al solito, qui Ozu opta per una messa in scena dinamica e variegata, arricchita da una fotografia ricca di influenze noir.
Scanzonato noir all'inizio, sontuoso melò alla fine. L'inedita ricchezza formale di Ozu sbalordisce al pari del confronto fra la donna tradizionale (tutta ritegno e modestia) e una pupa del gangster (occidentalizzata e disinvolta) che gradualmente si staglia per complessità e spessore (Tanaka immensa, domina la scena). Tardo muto ma avant-garde.
Yasujiro Ozu è il regista del divenire. Delle metamorfosi interiori che passano attraverso la crisi dei rapporti interpersonali. Lo dimostra anche questo film risalente all’epoca del muto, un noir di stampo dichiaratamente americano, ricco di espliciti riferimenti alla cultura d’oltreoceano: la sala da biliardo, il circolo pugilistico (che porta il nome nipponico di Toa, però si chiama… leggi tutto
Il film racconta la doppia vita di Tokiko, impiegata durante il giorno e donna del gangster Jyoji di notte, e del loro conseguente incontro con Hiroshi (giovane scagnozzo di Jyoji) e la sorella, che vuole tirarlo fuori dal giro illegale. Ozu per questo film cambia leggermente il suo registro stilistico, girando molte scene corali e con molti personaggi, seguendo inoltre più di un'unica storia;…
Yasujiro Ozu è il regista del divenire. Delle metamorfosi interiori che passano attraverso la crisi dei rapporti interpersonali. Lo dimostra anche questo film risalente all’epoca del muto, un noir di stampo dichiaratamente americano, ricco di espliciti riferimenti alla cultura d’oltreoceano: la sala da biliardo, il circolo pugilistico (che porta il nome nipponico di Toa, però si chiama…
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Commenti (1) vedi tutti
Scanzonato noir all'inizio, sontuoso melò alla fine. L'inedita ricchezza formale di Ozu sbalordisce al pari del confronto fra la donna tradizionale (tutta ritegno e modestia) e una pupa del gangster (occidentalizzata e disinvolta) che gradualmente si staglia per complessità e spessore (Tanaka immensa, domina la scena). Tardo muto ma avant-garde.
commento di Inside man