Regia di Ian MacNaughton vedi scheda film
L'umorismo inglese è un genere che piace o non piace, che si apprezza o non si apprezza e soprattutto che si capisce o non si capisce. Per coloro che si identificano con il "NON" e forse preferiscono l'umorismo di un film panettone, scurrile e volgare, basato solo sul sesso e sull'uomo italian lover e la donna furba, sugli equivoci di bassa lega e sulle battute trite e ritrite, sconsiglio vivamente di vedere questo film. A me invece l'umorismo inglese piace (ho letto quasi tutto P.G. Wodehouse pre bellico, i libri di Jerome K. Jerome) sino a quando però non scende nel demenziale (di dementi ne vedo troppi tutti i giorni e ne ho la nausea). Perchè questo preambolo ? Perchè il film, elegantemente confezionato, alternando con acuta sensibilità sketches dei Monty Python e cartoni animati di Gillian, è ricco di humor inglese che però viene sciupato dalla componente demenziale. Gli sketches iniziano bene ma si chiudono in modo sgangherato, assurdo, demenziale appunto. Questa doccia scozzese (perdonate la battuta) mi ha disturbato e se, come negli episodi della sperdizione sul Kilimangiaro o nella esercitazione di difesa personale o delle vecchiette terribili, l'inizio è buono, la fine invece annulla quanto di divertente era stato promesso. Mi si dirà: o prendi i Monty Phyton in blocco o no. Non so dare una risposta pur ammettendo che il gruppo umoristico presenta idee geniali, originali ed innovative. Per questo non mi sento di dare al film un voto che non può essere una media aritmetica fra quanto di buono ho visto e quanto invece di insipido, ridondante e noioso è presente.
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