Regia di Ian MacNaughton vedi scheda film
Ironici e cinici, dissacranti e visionari, camaleontici, grotteschi, surrealisti, i Monty Python non hanno bisogno di presentazioni. E in questo film, slegati da una vera e propria logica narrativa, esprimono il 100% della loro forza, che per il forte valore critico sociale non può essere riduttivamente inquadrata come pura e semplice comicità. Notevoli gli inserti animati, inquietantemente pop. Due i difetti, immediatamente visibili: il budget limitato dell'operazione, che non permette ai MP di compiere il salto di qualità necessario per 'emanciparsi' appieno dalla struttura dello sketch televisivo; ed ovviamente la riesumazione di parte del materiale dal Flying Circus della tv. In ogni caso un piccolo gioiello.
Una serie di sketch e di storielle brevi a sfondo comico, unite consequenzialmente da elementi di vario tipo: personaggi che escono da un episodio ed entrano in quello seguente, cartoni animati, storie che si inseriscono dentro altre storie e via dicendo. La base dell'operazione è una forte vena satirica nei confronti della società (non solo inglese e non per forza limitata agli anni dell'uscita del film).
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