Regia di John Landis vedi scheda film
Gran bell'horror, di quelli che incatenano alla sedia e che rimangono stampati nella memoria (infatti mi ricordavo molto bene di quando l'avevo visto da bambino). Del resto erano gli anni d'oro di John Landis, nei quali il desiderio di fare era supportato da molte idee e da capacità fuori dal comune. E poi scusate, io ritengo gli effetti speciali reali (come questi) molto più apprezzabili e intriganti di quelli fatti oggi al computer, che hanno un'aria di finto e di virtuale. Molto riuscito è il discorso costruito dalla trama: quello del male cioè, che si cela dentro in modo latente e poi si manifesta improvvisamente e violentemente, e la personalità divisa tra bene e male... Interessanti sono anche gli incubi e le allucinazioni (autobiografiche?). Gli agganci tematici qui sarebbero molti: la contagiosità del male e la sua catena, il fatto che vi siamo tutti esposti ma in certi è latente in modo particolare, l'omertà e la reticenza nel denunciarlo di chi sa della sua esistenza ecc... Nonostante sia un horror e molto serio, non mancano i momenti quasi da commedia e ironici. Che senso ha l'episodio nel cinema porno, ad es.? Sembra una presa in giro di quei luoghi e dei film che vi vengono proiettati. La "trama" e i personaggi sono assurdi e involontariamente ridicoli. Al contrario di questo, che è anche un film intelligente, non sensazionalistico, non vuole stupire a tutti i costi (ma stupisce), ed è ben recitato. Cioè l'opposto dei blockbuster moderni.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta