Regia di Tom Shadyac vedi scheda film
L'idea di partenza è carina, ma la sceneggiatura, prevedibile e ricca di gag di livello basso-volgare, pregiudica il film e lo rende uguale a moltissimi altri. Una vera e propria occasione sprecata, visto che il cast era composto da bravi attori: Jim Carrey, Morgan Freeman, Jennifer Aniston...
Ammettiamolo, tutti abbiamo sognato di poter avere poteri divini, almeno per un momento; l'idea del film non è quindi originalissima, ma comunque sempre carina. I tre protagonisti (Carrey, Freeman, Aniston) sono inoltre bravi e affermati attori... Insomma, ci sarebbe tutto il necessario per creare una buona commedia.
Dico sarebbe perché già all'inizio del film, dopo la prima gag del cane che fa la pipì accanto al divano, si capisce già il livello di tutte le successive, basso-volgare: una scimmia che esce dal sedere di un teppista (e poi ci rientra), il conduttore televisivo che 'sgancia una bomba', ecc., ecc. Come in ogni film tra tante gag ce ne sono alcune riuscite anche in questo, ma comunque non sono né molte né tantomeno memorabili.
La sceneggiatura scorre nella prevedibilità più prevedibile, senza alcun momento saliente: Bruce è scontento; Bruce diventa Dio; Bruce combina molti guai e perde gli affetti; Bruce risolve i problemi che ha creato; Happy ending. Non la chiamo 'classica commedia americana' perché solitamente le gag sono migliori.
Soprattutto nella parte finale, il film cerca di lasciare un messaggio: i miracoli non sono quelli divini, ma le azione semplici di tutti i giorni. Sicuramente un bel messaggio, ma comunque già sentito. Il film non lascia quindi un suo segno, né si distingue per alcunché, quando tuttavia aveva - come già detto - tutti gli ingredienti per diventare un film gradevole. Insomma, un'occasione sprecata.
P.S. Il titolo italiano del film Una settimana da Dio risulta errato: gli eventi del film durano più di una settimana. Ma rimane comunque una cosa di poca importanza...
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